Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Assolto dalla tentata violenza all’autista del bus perché «incapace»: il caso finisce in parlamento
VICENZA Nigeriano assolto perché incapace di intendere e volere dall’accusa di aver tentato di stuprare la conducente di un autobus Svt e di aver resistito alla polizia, il caso finisce in Parlamento. Il deputato Pierantonio Zanettin (Forza Italia) ha presentato un’interpellanza al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per sapere «se l’amministrazione intenda avviare l’iter per l’espulsione dal territorio italiano di Isahia Ogboe», il nigeriano arrestato il 30 maggio 2019 e assolto mercoledì dal tribunale, che gli ha applicato la misura della libertà vigilata per due anni, con la prescrizione di restare nella residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Nogara (Verona) dove già si trova. Già all’epoca dei fatti (avvenuti al capolinea di via Del Carso) l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva chiesto l’espulsione per il clandestino 32enne entrato in Italia come richiedente asilo nel 2016. E la questura aveva fatto sapere di aver avviato lo procedura di espulsione in quanto non aveva titoli e requisiti per rimanere. Arrestato dopo il tentato stupro, dopo che nella fuga aveva urtato e fatto cadere un’anziana resistendo poi alla polizia, Ogboe è stato prima recluso in cella e poi, manifestati disagi psicologici, trasferito su richiesta della difesa nella struttura specializzata dove è tutt’ora in cura e dove rimarrà due anni. Per lo psichiatra nominato dai giudici Ogboe non era lucido il giorno in cui ha tentato di violentare la 35enne, cercando di sfilarle i pantaloni, e nella fuga ha travolto un’anziana. A farlo arrestare erano stati un pensionato e una bambina.