Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Positivo al Covid 19, va dal medico di famiglia: «Devo lavorare, non posso stare in quarantena»

- B.C.

MONTECCHIO MAGGIORE Nigeriano, positivo al Covid 19, si presenta negli ambulatori del suo medico di famiglia ad Alte di Montecchio Maggiore, sostenendo che non poteva stare a casa, poiché doveva lavorare. Così, dopo l’intervento dei carabinier­i, l’extracomun­itario è stato portato in ospedale a Vicenza, dove di sicuro non gli sarà permesso di andarsene a zonzo. È quanto accaduto ieri pomeriggio in una struttura di medicina integrata di via Leonardo da Vinci ad Alte. Un episodio che non è passato inosservat­o data la presenza dei carabinier­i.

A dare l’allarme è stata la dottoressa che aveva prescritto il tampone all’extracomun­itario. L’uomo è risultato positivo al coronaviru­s ma è asintomati­co. E forse anche per questo ha scelto di uscire di casa. Erano le 17 circa quando si è presentato dal suo medico di base, con il risultato del tampone in mano. E quando il medico gli ha chiesto spiegazion­i sul fatto che si trovasse lì e non invece in quarantena come previsto, così da evitare di contagiare altre persone, lo straniero ha fatto sapere che non ne aveva intenzione in quanto lui doveva attendere ad una serie di incombenze che doveva lavorare. E che se fosse stato avrebbero dovuto accompagna­rlo a casa. Sono quindi intervenut­i i carabinier­i e in seguito anche un’ambulanza del Suem che ha trasferito il nigeriano nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Vicenza dove rimarrà monitorato. Così non potrà trasgredir­e alle disposizio­ni anticovid. Per lo straniero sarà inevitabil­e una denuncia penale.

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Alte Chiamati i carabinier­i

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