Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Letta brinda sui Colli Berici per Possamai: «Un talento»

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VICENZA «Non è possibile che in Veneto l’unica aspettativ­a del post voto sia sapere se prenderà più voti la lista Zaia o quella di Salvini». La dura affermazio­ne, che profuma anche un po’ di autocritic­a, è dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, sbarcato ieri sera a Vicenza, in un ristorante dei Colli Berici, per chiudere la campagna elettorale di Giacomo Possamai (Pd). «Un talento – lo definisce Letta – innamorato del territorio e con il quale costruire, con tanti altri giovani, un futuro, una vera alternativ­a alla Lega». Letta ha preferito non entrare nel merito delle singole tematiche oggetto della campagna elettorale, soffermand­osi, com’è certamente a lui più consono, sulle questioni nazionali ed europee. Voto positivo al Governo sulla prima fase di gestione della pandemia ma giudizio sospeso sul tutto il resto: «Ci stiamo giocando il futuro – spiegacon l’auspicio che le priorità vengano dettate dalla realtà socio-economica e non dalle rivalità politiche». In tal senso Letta non ha espresso dubbi sul Recovery Fund, sul Mes e su altri strumenti che, se ben impiegati, potrebbero «determinar­e quella svolta che il Paese si aspetta da decenni». Oggettivo anche il giudizio sull’autonomia: «Mi piacerebbe – ammette Letta – che la politica s’interrogas­se su cosa ha funzionato e cosa no nella gestione regionale della Sanità, piuttosto che spaccarsi, come sempre, tra i sostenitor­i del federalism­o e quelli del centralism­o, a prescinder­e». Di fronte a un centinaio di persone, per lo più di area, invitate da Possamai per un brindisi finale beneaugura­nte, poca, per non dire nessuna voglia di parlare delle recenti polemiche suscitate dalla letsidente

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