Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Acquisti online con truffa, indaga la polizia
BASSANO Truffata due volte in poche settimane per regalare una XBox al figlio. È la disavventura accaduta ad una bassanese di 42 anni che nel tentativo di risparmiare nell’acquisto di una consolle per videogame, ha visto il conto in banca diminuire di 500 euro, senza ricevere nulla in cambio. La 42enne, su un sito di vendite on line ha individuato il gioco desiderato dal figlio e dopo aver contattato la venditrice, le ha inviato 300 euro. Passati alcuni giorni, non vedendo arrivare il pacco, ha tentato inutilmente di contattare la donna. Decisa, comunque, a trovare il regalo per il figlio, affidandosi ancora una volta al web, ha trovato un’altra consolle. Questa volta il venditore, un giovane da quando riferito dalla vittima, in cambio dell’acquisto ha chiesto 200 euro che la donna ha versato. Anche in questo secondo caso, però, dell’XBox non si è mai avuta traccia. Alla 42enne, dunque, non è rimasto che denunciare la doppia truffa al commissariato. Sempre gli agenti di viale Pecori Giraldi, mercoledì, sono intervenuti in centro per sedare una discussione tra una donna di 39 anni ed un uomo di 47 per un acquisto mai completato. La donna, un’imprenditrice bassanese, aveva acquistato dall’uomo, tecnico informativo, un computer usato e aveva versato come caparra 300 euro. Dopo diversi giorni, però, non ricevendo il pc, l’imprenditrice si è recata a casa del venditore, scoprendo che non c’era traccia del computer e dell’acconto. Il 47enne ha confessato alla donna di soffrire della sindrome da acquisti compulsivi (che la polizia ha poi verificato essere comprovata da un certificato medico) e, pertanto, di avere già speso i soldi ricevuti. Vedendosi impossibilitato a saldare il suo debito, l’uomo ha proposto all’acquirente una soluzione alternativa, offrendo le sue competenze di tecnico informatico nell’azienda della donna, così da saldare il dovuto ed evitare una denuncia.