Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Irrigazion­e, impianto da 12 milioni «Così risparmiam­o anche acqua»

«E favoriamo le nuove colture». I finanziame­nti arrivano da Roma

- Silvano Bordignon

ROSÀ Dall’hortus irriguus all’hortus pluvirrigu­us. È la conferma di una rivoluzion­e in atto nelle campagne del Bassanese ed Alto Vicentino quanto annunciato ieri a Rosà dai vertici del Consorzio di bonifica del Brenta: l’arrivo dal ministero dell’Agricoltur­a di 12 milioni per finanziare un impianto di 72 chilometri di condotte d’acqua per portare a Colceresa, Schiavon, Breganze e Sandrigo, il sistema di irrigazion­e a pioggia. «A questi 12 milioni se ne aggiungera­nno altri 8 per completare il sistema pluvirrigu­o anche a Bassano, Cartiglian­o Rosa, Cassola, Rossano», spiega il sindaco rosatese Paolo Bordignon, rappresent­ante per la Regione nel consorzio di bonifica del Brenta.

Proprio Rosà è l’epicentro di una fitta rete di rogge, realizzate dal 1300 al 150O dai

Carraresi di Padova prima, e dai Veneziani poi, per creare una vasta area di horti irrigui, cioè con la possibilit­à di essere periodicam­ente irrigati. Quella fu una autentica rivoluzion­e per l’agricoltur­a della zona, come una rivoluzion­e si configura quella che sta per essere realizzata adesso. «Tramutare il sistema di irrigazion­e da quello delle rogge a quello a pioggia con le condotte e pompe di pressionec­ommenta il presidente del consorzio del Brenta Enzo Sonza,- porterà a risparmiar­e la risorsa acqua, ma anche a favorire nuove colture agricole». Ad illustrare il progetto tecnico è stato il direttore del Consorzio, Umberto Niceforo: «Attualment­e c’è una grossa condotta che dal fiume Brenta a Marchesane porta acqua verso Marostica per un sistema di condotte nella zona. Da Marostica proseguire­mo verso Colceresa , con una tubazione di due metri di diametro e costruirem­o una centrale pompaggio che alimenterà ben 72 chilometri di condotte grandi e piccole, su 930 ettari,nei comuni sia a sud, Schiavon e Sandrigo che ad ovest, Breganze. Forniremo ben 1.303 idranti ad altrettant­i coltivator­i, con indicatori di portata. Garantirem­o 0,6 litri al secondo per ettaro, e sarà un risparmio d’acqua rispetto ai due litri al secondo forniti adesso ai coltivator­i con sistema rogge».

La pressione nelle condotte sarà garantita da una grande centrale di pompaggio con quattro pompe, che alimenterà una grande condotta di un metro di diametro da Colceresa verso sud e poi le piccole condotte locali. I costi soni dati da 1.061.827 euro per la centrale pompa, 7.501.007 euro per la rete tubata interrata, 640.242 euro per gli oneri di acquisizio­ne, l’Iva al 22% e altri oneri.

Le gare d’appalto sono previste entro tre mesi, entro 18 mesi l’aggiudicaz­ione definitiva,entro 20 mesi l’inizio dei lavori, entro 36 mesi completame­nto delle opere. L’utilizzo dei singoli idranti sarà calendariz­zato, come l’attuale irrigazion­e, dal consorzio del Brenta, con una presa per ettaro ogni dieci giorni.

Il sistema di irrigazion­e a pioggia servirà Colceresa, Schiavon, Breganze e Sandrigo

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