Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il centrosinistra attacca compatto «La Giunta ora deve andarsene»
«È stata fatta compagna elettorale a spese della città»
VICENZA Non si sono fatte attendere le reazioni da parte dell’opposizione sulla decisione del sindaco Rucco di rimettere mano al regolamento comunale sul commercio cittadino. I durissimi giudizi espressi, in cui si arriva anche a chiedere le sue dimissioni, si uniformano più o meno tutti, su due concetti. Primo: si è fatta campagna elettorale con un atto amministrativo del Comune. Secondo: il sindaco ammette palesemente che si è lasciato spazio e tempo agli assessori impegnati nella competizione per le elezioni regionali. Così dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale, con alcune ulteriori punzecchiature.
La capogruppo del Pd, Isabella Sala, si spinge avanti dichiarando che «Rucco come amministratore ha lasciato che si portasse avanti in Giunta un atto palesemente illegittimo. Come politico ha lasciato che venisse fatta una campagna elettorale alle spalle dei cittadini, facendo coprire la nostra città di ridicolo in tutta
Italia. Bocciato come sindaco e come politico: dimostra tutta la sua debolezza di fronte ai partiti». Gli fa eco colui che di Rucco fu lo sfidante due anni fa, Otello Dalla Rosa, anche lui Pd: «Mai visto fare campagna elettorale in modo così sfacciato su atti amministrativi! Solo due settimane fa Rucco presentava con fierezza il regolamento al fianco del suo assessore Giovine. Oggi, probabilmente manovrato da qualche aspirante assessore, fa l’ennesimo passo indietro prestandosi a fare un’altra figuraccia. Presi in giro la città, le categorie, i commercianti. Questa amministrazione sta riducendo la città al ridicolo. Rucco se davvero ama Vicenza deve solo fare una cosa: lasciare. Ora. Vicenza merita di più». L’affondo arriva anche dal direttivo di «Da adesso in poi: «Imbarazzanti le parole del sindaco che dimostrano ancora una volta che non ha le capacità di gestire la sua Giunta e la nostra città. Siamo stufi. Basta prese in giro, è ora di finirla!».
Non si sottrae all’attacco nemmeno il neoeletto consigliere regionale nella fila del Pd, Giacomo Possamai: «Una vicenda surreale, in cui l’unica cosa certa è che la toppa che ha provato a mettere il sindaco è peggiore del buco. Anche perché il provvedimento è stato approvato dall’intera Giunta, per cui appare palese che tutti fossero d’accordo nell’usare questo atto a fini elettorali».
Identica linea per la Coalizione
civica per Vicenza con Ciro Asproso Leonardo Nicolai e Mariangela Santini, che aggiungono: «Giovine è stato più volte al centro d’imbarazzanti polemiche, rimbalzate sui media nazionali, che hanno apportato una pessima pubblicità alla città di Vicenza. Basterebbe questo per chiedere il suo allontanamento dalla Giunta, ma c’è dell’altro che lo rende incompatibile con la sua funzione amministrativa ed è la sua totale incapacità d’intendere la politica come promozione del bene comune. Finalmente anche il sindaco se n’è accorto: la campagna elettorale è terminata, e con essa anche la pazienza di molti vicentini».