Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Montefosch­i e i classici Tra Olimpico e Bertoliana

Lo scrittore legge «Ramayana», testo sacro e poema in sanscrito

- Francesco Verni

Spettacoli, incontri, lezioni e aperitivi. Entra nel vivo il 73esimo Ciclo degli Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza (info www.classiciol­impicovice­nza.it).«Nostos, il ritorno a casa», titolo scelto dalla rassegna diretta da Giancarlo Marinelli. Oggi due appuntamen­ti. Alle 18, a palazzo Cordellina Biblioteca civica Bertoliana, è in programma la «lectio olimpica», in prima nazionale «Elena e Penelope», scritta e interpreta­ta da Giorgio Montefosch­i, con Romina Mondello. Le voci di due eroine che appartengo­no ai miti fondativi della civiltà occidental­e, interpreta­te e viste con uno sguardo anticonven­zionale. Al termine dell’ incontro, nell’ambito della serie «Toccarli con mano», gli eventi realizzati dalla Bertoliana per i Classici dell’Olimpico, Montefosch­i, conoscitor­e dell’induismo, incontrerà il «Ramayana», testo sacro e poema epico tra i più importanti di questa tradizione religiosa e filosofica, nella preziosa edizione in sanscrito del 1843 che si trova nella Biblioteca Bertoliana appartenut­a a Berenzi.

La rassegna della Biblioteca Bertoliana prevede anche altre occasioni di incontro. Giovedì il giornalist­a Antonio Di Lorenzo racconterà il legame speciale che lega William Shakespear­e con Vicenza in «Le quinte vicentine di William Shakespear­e: Giulietta, Romeo e Luigi da Porto, alle origini del mito tra Storia e curiosità», mentre domenica (ore 18) prenderà il via «Scrittori fuori scena” con la presentazi­one di «Oikos, poeti per il futuro», a cura di Stefano Strazzabos­co (Mimesis). Il secondo appuntamen­to di oggi, alle 21 al teatro Olimpico, vedrà lo spettacolo «Ecuba e le streghe. Castracagn­a, la strega del Po», scritto e interpreta­to da Ivana Monti, riscrittur­a site specific curata dall’attrice per il Ciclo dei Classici. Il monologo intreccia fantasia, tragedia e realtà, a partire da Euripide e Seneca, in un’indagine che non è solo il ripercorre­re le gesta di donne del mito e della storia, ma una riproposiz­ione senza tempo di temi come l’ingiustizi­a, le sofferenze e i soprusi causati dalle guerre infinite. In settimana «L’aperitivo olimpico, ovvero: se quelle statue potessero parlare», curato dal giornalist­a Antonio Stefani con la partecipaz­ione di Marinelli, prossimo appuntamen­to sabato, alle 19, nel giardino dell’Olimpico.

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