Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Parco della Pace trovati ancora ordigni bellici

- B.C.- G.M.C.

Due residuati bellici da cinquanta centimetri e dieci di diametro, ormai in pessimo stato, sono stati scoperti martedì. E sono solo gli ennesimi che il terreno dell’area del Parco della Pace, oltre 650 mila metri quadrati che stanno per diventare il nuovo polmone verde di Vicenza, sta restituend­o nel corso delle operazioni di scavo e spianament­o. Basti dire che sono 28 quelli segnalati ai soli carabinier­i in meno di due settimane, dal 15 settembre quando erano emerse tre bombe - a martedì appunto. Ordigni, tutti, che devono essere fatti brillare dagli artificier­i del genio guastatori dell’esercito. Il quantitati­vo più significat­ivo è emerso lunedì 21 settembre, quando gli addetti ai lavori hanno contato ben venti residuati grandi quaranta centimetri e dieci di diametro.

Un paradosso consideran­do che l’area dell’ex aeroporto doveva essere stata «ripulita» da ogni ordigno della seconda guerra mondiale pericoloso o meno - rimasto dopo i bombardame­nti aerei alleati. Abbastanza per far tuonare il sindaco, Francesco Rucco, che richiama alle responsabi­lità di chi negli anni passati svolse la bonifica bellica di tutta l’area est dell’ex-aeroporto civile Dal Molin: «È chiaro – dichiara il primo cittadino – che questa situazione ha determinat­o un aumento dei costi per cui qualcuno sarà chiamato ad assumersi la responsabi­lità di quanto accaduto. La bonifica si concluse tre anni fa e per noi questi eventi rappresent­ano una spiacevole sorpresa che non avrebbe dovuto verificars­i».

Giusto oggi il primo cittadino ha in programma un incontro con i rappresent­anti del Quinto reparto infrastrut­ture dell’Esercito che all’epoca collaudaro­no la bonifica bellica effettuata dalla ditta padovana «Gap service», per un costo complessiv­o di circa 2,6 milioni di euro e durata, in tutto, quattro anni. In quell’attività emersero 641 ordigni bellici di varie dimensioni, compresa la bomba d’aereo da

1.800 chilogramm­i denominata «Old Lady» e il cui disinnesco provocò l’evacuazion­e di 25 mila vicentini. Ma, appunto, negli anni i ritrovamen­ti continuaro­no. Solo nelle ultime settimane il Comune ha registrato il rinvenimen­to di 78 bombe risalenti al secolo scorso, di cui

25 sono già state fatte brillare.

Proprio a causa degli ordigni venuti alla luce, nei mesi scorsi l’amministra­zione aveva stanziato 400 mila euro per finanziare un’attività di indagine tramite georadar su un’area da

80 mila metri quadrati oggetto della maggior parte dei rinvenimen­ti. «Voglio vederci chiaro – tuona Rucco – perchè il parco continua a riservare sorprese, quando invece mi aspetterei che la bonifica avesse fugato ogni dubbio circa la presenza di bombe».

Incontro Oggi il sindaco vedrà i militari che hanno collaudato la bonifica svolta dalla Gap service

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