Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cadavere carbonizza­to nell’ex azienda

Macabra scoperta a Lonigo, nel vecchio prosciutti­ficio: forse è ex bracciante

- Centin

LONIGO Avvolto in una coperta e rannicchia­to in un giaciglio di fortuna, in avanzato stato di decomposiz­ione e semicarbon­izzato. Così è stato trovato ieri notte alle 3 il cadavere di un probabile uomo, scoperto da due extracomun­itari in un capannone a Lonigo. Secondo i primi accertamen­ti del medico legale l’uomo potrebbe essere morto da alcuni mesi, ucciso probabilme­nte dalle esalazioni di monossido di carbonio. Forse un bracciante della zona.

LONIGO Avvolto in una coperta e rannicchia­to in un giaciglio di fortuna, ricoperto da uno strato di fuliggine e scavato, in avanzato stato di decomposiz­ione e semicarbon­izzato.

Così è stato trovato ieri notte alle 3 il cadavere di un probabile uomo, scoperto da due extracomun­itari in una stanza in parte bruciata all’interno del capannone di via Battisti a Lonigo. Un immobile dismesso ormai da tempo, dell’ex prosciutti­ficio Brendolan. Secondo i primi accertamen­ti del medico legale l’uomo potrebbe essere morto da alcuni mesi, ucciso probabilme­nte dalle esalazioni di monossido di carbonio dovute ad un braciere trovato all’ingresso della stanza che poi è stata devastata dalle fiamme. Un incendio che non era mai stato segnalato prima di ieri. Una morte avvenuta in silenzio, forse di uno dei tanti invisibili, un probabile straniero arrivato fin qui in cerca di fortuna.

Si ipotizza infatti che possa trattarsi di un nordafrica­no di circa quaratant’anni, forse un senza dimora o un bracciante che lavorava in zona e che avrebbe cercato riparo nell’immobile abbandonat­o, non è escluso nel periodo del lockdown. A dare l’allarme verso le 3 due marocchini, lavoratori occasional­i nelle aziende agricole del Basso Vicentine, che nella notte tra giovedì e venerdì avevano cercato riparo da pioggia e freddo nel magazzino diventato ricovero di fortuna. Ad intervenir­e, con i carabinier­i, anche i vigili del fuoco di Lonigo e il medico legale.

Il cadavere è stato rinvenuto tra alcuni divani bruciati e laterizi. E fin dai primi accertamen­ti è stata esclusa la morte violenta, dovuta ad altre persone. L’uomo sarebbe morto intossicat­o in quella stanza che avrebbe cercato di scaldare con dei mezzi di fortuna. Evidenteme­nte la coperta in cui era avvolto non gli bastava. Anche questo porta a ipotizzare che il decesso possa risalire a diversi mesi fa, addirittur­a a prima dell’estate. Non c’era comunque nulla che potesse aiutare gli investigat­ori a dare un nome e un volto a quel corpo, ora a disposizio­ne del pubblico ministero di turno Gianni Pipeschi che potrebbe disporne l’autopsia. Non c’erano infatti documenti identifica­tivi - da considerar­e che possa essere stato un clandestin­o - solo delle monetine. Ora però potrebbe non essere così semplice e scontato riuscire ad identifica­re quella persona, di cui nessuno, in questi mesi, ha denunciato la scomparsa. Le indagini sono già state avviate e molto potrebbero fare anche gli accertamen­ti medici.

Da capire anche se sia possibile rilevare le impronte per confrontar­le con quelle presenti in banca dati se mai l’uomo fosse stato fotosegnal­ato.

 ??  ?? Tragica scoperta Nell’ex prosciutti­ficio Brendolan trovato un cadavere semi-bruciato
Tragica scoperta Nell’ex prosciutti­ficio Brendolan trovato un cadavere semi-bruciato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy