Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nuova operazione anti-droga Sui numeri duello Rucco-Variati

Nuovo ping-pong con Roma sulla richiesta di risorse e norme

- G.M.C.

VICENZA «Noi la nostra parte la stiamo facendo, ma vogliamo risposte dal Governo e dal Ministero (degli Interni, ndr) in tema di normative e strumenti adeguati».

Non si smorza il botta e risposta tra il sindaco, Francesco Rucco, e l’ex-primo cittadino ora sottosegre­tario agli Interni, Achille Variati, in materia di sicurezza a Vicenza e delle leggi in materia. Rucco era intervenut­o per primo, chiedendo «maggiori poteri ai sindaci» e criticando «l’immobilism­o del ministero dell’Interno». Quindi la replica di Variati («Quando Rucco era all’opposizion­e criticava me sindaco sulla sicurezza – ha scritto su Facebook – ora da primo cittadino scopre che non basta criticare e promettere per risolvere le cose»).

Ieri una nuova presa di posizione del primo cittadino di Vicenza, che dal canto suo porta i dati della polizia locale in materia di lotta al consumo e allo spaccio di droga. I numeri resi noti da Palazzo Trissino puntano proprio a confrontar­e l’ultimo anno di amministra­zione Variati (2017-2018) con quelli di oggi, in particolar­e il

2020, e sono tutti in crescendo: aumentano le denunce collegate a spaccio di droga (+ 77 per cento), le segnalazio­ni alla prefettura di consumator­i di sostanze stupefacen­ti (da 8 a

142, con un incremento del

1.675 per cento), ma anche gli arresti per spaccio (+ 150 per cento), gli interventi del Nos (Nucleo operativo speciale) della polizia locale (+ 266 per cento, passando da 42 interventi a a 154) e le violazioni del regolament­o comunale in materia di stupefacen­ti (+ 658 per cento, da 29 multe a 220).

«I numeri – commenta Rucco – parlano chiaro e dimostrano che l’azione di contrasto è aumentata notevolmen­te, a testimonia­nza del fatto che questa amministra­zione sta investendo importanti risorse sul tema dell’antidegrad­o. Noi stiamo facendo la nostra parte, ognuno faccia la sua.

Non possiamo fare ordine pubblico, ma sosteniamo l’attività delle forze dell’ordine. E però vogliamo risposte dal Governo e dal Ministero in materie di nuove norme che vadano a garantire la certezza della pena, nel rispetto del lavoro dei magistrati, oltre che di risorse economiche da investire sul tema della sicurezza in modo da dare una risposta concreta ai cittadini». Si allinea alla posizione di Rucco anche il consiglier­e delegato alla Polizia locale, Nicolò Naclerio: «Da quando ci siamo insediati – afferma – abbiamo portato tutta una serie di cambiament­i al ruolo della polizia locale finalizzat­o non più in via esclusiva alla gestione del traffico, ma anche alla pubblica sicurezza».

Ma non c’è solo il capitolo delle norme in ballo, bensì pure quello delle dotazioni degli agenti di polizia locale. «Aspettiamo ancora il parere del ministero sul bastone distanziat­ore – spiega Rucco – che avrebbe dovuto arrivare mesi fa». In materia di dotazioni del “Taser” «Mancano i decreti ministeria­li per iniziare la sperimenta­zione» fanno sapere da contra’ Soccorso soccorsett­o. ;entre sul fronte delle body-cam sulle divise degli agenti, bloccate dal Comune per questioni legate alla privacy, Rucco promette: “Ci attiveremo presto per rimuovere questi vincoli».

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