Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Anabolizza­nti via corrieri: traffico stroncato dai Nas Denunciati due promoter

- B.C.

VICENZA Sostante anabolizza­nti richieste via messaggio e spedite attraverso corrieri, con pagamenti che avvenivano attraverso carte di credito ricaricabi­li.

Un traffico stroncato dai carabinier­i del Nas di Padova che, coordinati dalla procura di Vicenza, hanno eseguito trentadue perquisizi­oni in ventisei province in tutta Italia. Attività, queste, che hanno consentito di scoprire e sequestrar­e 1.140 tra confezioni, compresse e fiale a base di sostanze vietate all’uso sportivo perché considerat­e doping. Ad aprire la porta di casa ai militari, ieri, anche un vicentino trovato con modiche quantità.

L’inchiesta, che vede coinvolti anche bodybuilde­r e che ha portato alla denuncia di due persone, considerat­e i promotori dei canali di commercio illecito, è quella aperta dal pubblico ministero Cristina Carunchio.

Nel corso dell’indagine, denominata «Adone», i carabinier­i del Nucleo antisofist­icazioni e sanità hanno scoperto che le richieste di anabolizza­nti avvenivano attraverso le più comuni piattaform­e di messaggist­ica, come Whatsapp e Telegram. La merce veniva spedita attraverso dei corrieri, ignari dei contenuti dei pacchi, dopo i pagamenti, che venivano effettuati attraverso carte di credito ricaricabi­li.

A ricevere i plichi, secondo quanto accertato dai militari patavini, erano amici e parenti degli indagati, anche loro all’oscuro del traffico illegale, coinvolti loro malgrado.

Traffico da 1140 fra fiale, pastiglie e sostanze per il doping, vietate dalla legge

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