Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Labomar sbarca in Borsa, azioni a 6 euro La società valutata 110 milioni di euro
L’operazione è andata a dama, la trevigiana Labomar, di Istrana, è stata ammessa a Borsa Italiana e da lunedì saranno possibili le negoziazioni del titolo sul segmento Aim. Con un prezzo di collocamento di 6 euro, l’offerta ha riguardato poco meno di 5 milioni di azioni ordinarie per un controvalore di circa 29,9 milioni di euro, a fronte di una domanda degli investitori italiani ed esteri superiore ai 120 milioni (dunque 4,2 volte l’offerta), il che conferisce alla società una capitalizzazione di 110,9 milioni. Il flottante sarà pari a circa il 17,9% del capitale sociale. «Siamo molto orgogliosi dell’esito del collocamento – è il commento del presidente e fondatore di Labomar, Walter Bertin – perché grazie al successo della quotazione avremo le risorse per realizzare i nostri progetti. Intendiamo consolidare la nostra posizione nel mercato italiano e continuare la nostra espansione geografica sviluppandoci anche per linee esterne e, dopo il successo dell’acquisizione di ImportFab in Canada, valutando possibili nuove acquisizioni in altri Paesi». A collocamento avvenuto, la società riferibile a Bertin, Lbm Holding si trova con il
71,1%. Un
2,7% e un
6,3%, rispettivame nte, appartengon o ai fondi Value First e Master Lab, seguiti da un drappello di soci già legati a Labomar fra cui la brianzola Fidim (1,5%), l’imprenditore montebellunese Claudio De Nadai (Bmodel, con lo 0,3%) e l’avvocato aziendale, Michele Perissinotto
(0,1%). Un altro 0,1% è infine attribuito a Giuseppe Milan, direttore generale di Assindustria Venetocentro.