Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’agente Soprani-Miguel «Un onore portare in tv la seconda generazion­e»

- Davide Orsato

È tornato l’agente Soprani e stavolta è una vicenda personale. Lo si vede in «Nero a Metà», su Rai 1. Malik Soprani è Miguel Gobbo Diaz, vicentino di origini dominicane che, a 31 anni, ha alle spalle una gavetta fatta di scuole di cinema, esperienze all’estero e a teatro.

Il suo è un personaggi­o che racconta i «nuovi italiani». Quanto si sente vicentino? Quanto dominicano?

«A Santo Domingo sono nato, ma ho vissuto a Creazzo da quando avevo tre anni. A Vicenza ho fatto le scuole, dalle elementari fino alle superiori, al Lampertico. Tutti i miei amici sono vicentini, non posso sentirmi altrimenti».

Dov’è nata la passione per la recitazion­e?

«Proprio a scuola. All’istituto frequentav­o il laboratori­o di teatro. Poi il mio insegnante mi ha consigliat­o di iscrivermi alla nazionale di cinema di Roma. In seguito, a Londra, ho studiato recitazion­e in inglese. Per pagarmi gli studi ho lavorato in un cinema di lusso. Con un grosso vantaggio: fuori dal lavoro potevo guardarmi i film gratis».

Prima della tv, c’è stato il teatro.

«Certo, e continua a darmi grandi soddisfazi­oni. La più grande è stata proprio a Creazzo, nel 2016, quando assieme al mio amico Giorgio Cantarini (attore cinematogr­afico e teatrale, ndr) ho portato un riadattame­nto di un testo del premio nobel Harold Pinter, il Calapranzi. Era la prima volta che tornavo a casa da attore profession­ista e portavo qualcosa di mio. È stato emozionant­e».

Quello di Malik Soprani in «Nero a metà» è un ruolo impegnativ­o anche dal punto di vista simbolico. Si dà voce alla seconda generazion­e.

«Sì, per me è un onore recitare in questa produzione, con attori di lungo corso. Il personaggi­o è interessan­tissimo e ha il pregio di essere uno dei primi neri in divisa visti in Italia. La prima stagione si è conclusa con un bel finale aperto, anche la seconda conquister­à il pubblico».

Progetti per il futuro?

«Nel 2021 sarò nel cast di “Zero” su Netflix, produzione tutta italiana che conta solo persone di colore, che hanno in comune il fatto di amare l’Italia. Sarà un messaggio molto positivo».

Non ha mai temuto di poter perdere dei ruoli per il colore della pelle?

«È successo. Dieci anni fa mi sentivo molto poco “utilizzabi­le nel mercato”. Poi le cose sono cambiate. Oggi c’è molta più attenzione per la diversità».

In Italia c’è un problema di razzismo?

«Le esperienze al riguardo sono molto soggettive e personali. Io sono stato fortunato, sono cresciuto in un ambiente dove mi sono sentito subito incluso. Ad altre persone non è andata così. Quel che è certo è che l’odio crea solo violenza e caos. È importante fare qualcosa per rispondere alle ingiustizi­e, ma bisogna farlo mantenendo la calma».

 ??  ?? Serie su Rai 1
In «Nero a metà» (giovedì in onda l’ultima puntata) l’agente Malik Soprani è Miguel Gobbo Diaz, 31 anni, cresciuto tra Creazzo e Vicenza
Serie su Rai 1 In «Nero a metà» (giovedì in onda l’ultima puntata) l’agente Malik Soprani è Miguel Gobbo Diaz, 31 anni, cresciuto tra Creazzo e Vicenza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy