Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Covid, riapre l’ospedale di comunità di Marostica Via alla vaccinazione contro l’influenza
Simoni: «Mai come quest’anno è importante vaccinarsi contro l’influenza anche per non intasare il pronto soccorso»
BASSANO L’Usl 7 Pedemontana si sta organizzando per la nuova ondata di Covid 19. La curva dei contagi sta progressivamente aumentando anche nel Bassanese e nell’Alto Vicentino (da venerdì a ieri sono stati rilevati
73 nuovi positivi, portando a 2.223 i contagi dall’inizio della pandemia) e l’azienda sanitaria si sta preparando. L’Usl ha già rinforzato l’organico del dipartimento di prevenzione e da ieri ha riattivato l’ospedale di comunità di Marostica dove vengono trasferiti i pazienti non acuti ma che necessitano di assistenza sanitaria. Ieri erano tre, trasportati dall’ospedale di Santorso dove invece erano 12 i ricoverati, quattro dei quali in terapia intensiva. «Attiveremo anche altre strutture intermedie per non acuti: non vorremmo infatti interrompere l’attività ordinaria a Santorso come è stato fatto in primavera - spiega il commissario dell’Usl 7 Bortolo Simoni - Rimarrà ospedale Covid, ma se i numeri ce lo consentiranno tenteremo di far convivere le due situazioni con le dovute cautele. Dopo la precedente esperienza abbiamo visto che risulta complesso recuperare le prestazioni ospedaliere congelate per alcuni mesi. Inoltre, oggi, la situazione dell’epidemia pare diversa: i casi gravi sono inferiori e quindi si accorciano le degenze». L’Usl 7 si sta inoltre attrezzando di test rapidi da utilizzare soprattutto nelle scuole, nelle comunità per non fermare a lungo le attività dal momento che i risultati si ottengono in 10-15 minuti. «Abbiamo
37 classi in quarantena in tutta l’Usl», precisa Simoni che ha manifestato l’idea di procedere con esami a campione anche negli istituti senza casi e fuori dai supermercati «per misurare la circolazione del virus».
Nel frattempo è ai blocchi di partenza la campagna vaccinale antinfluenzale: da giovedì nel distretto 1 Bassano e Asiago, da lunedì prossimo, nel 2 Alto Vicentino, mentre da ieri il vaccino viene somministrato al personale sanitario. L’obiettivo è raggiungere la massima copertura della popolazione per ridurre i sintomi come febbre e tosse che potrebbero rendere difficile la diagnosi differenziale con l’ infezione da Covid-19. «Più persone saranno vaccinate per l’influenza sottolinea il commissario- meno pazienti con sintomi sospetti ci saranno e potremo concentrarci sui casi più probabili. Inoltre, con l’influenza registriamo un incremento degli accessi al pronto soccorso, che in questo contesto può costituire un elemento di rischio e di difficoltà gestionale. Per questo motivo i cittadini sono fortemente invitati a vaccinarsi quest’anno».Sono 100.200 le dosi a disposizione dell’Usl7 (oltre 40mila in più rispetto agli anni scorsi) per un costo complessivo di 580mila euro. A contribuire ad una più ampia diffusione della vaccinazione antinfluenzale, l’estensione - quest’anno della platea di utenti a somministrazione gratuita: over 60, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, le persone con patologie croniche, donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Le vaccinazioni verranno eseguite con modalità differenziate tra il distretto 1 e 2, tenendo conto delle preferenze manifestate dai medici e pediatri di base. Per BassanoAsiago saranno effettuate nei loro ambulatori; nell’Alto Vicentino, si svolgeranno in 30 grandi spazi (padiglioni fieristici, palestre) secondo un calendario predefinito.