Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Il Vicenza può tener testa alle grandi»

Il ds Magalini: «Crediamo di non avere grossi difetti, ma se occorrerà a gennaio li correggere­mo Il bomber da doppia cifra mai arrivato? La squadra c’è e gli attaccanti possono fare cose importanti»

- Luisa Nicoli

«Un voto al mercato? Per noi è stato ottimo perché abbiamo fatto quello che avevamo pianificat­o. Dovevamo prendere un portiere, lavorare sui due terzini e sul reparto avanzato e crediamo non di aver lasciato nessun tassello vuoto, quindi siamo convinti di aver centrato gli obiettivi. Adesso dovremo dare e avere risposte dal campo».

Parola di Giuseppe Magalini, il direttore sportivo del Vicenza, ospite ai microfoni di Radio Stella, ha fatto il punto dopo il mercato chiuso il 5 ottobre e sul campionato che attende il Vicenza. In questo weekend di sosta forzata per il Lane che ieri non è sceso in campo a Monza: la società di Galliani e Berlusconi ha chiesto e ottenuto il rinvio visti i nove giocatori positivi al Covid: «Non ci ha fatto felici la notizia, ma credo sia stato corretto considerat­a la situazione. Quello che mi auguro è che ci sia buon senso nella data del recupero, visto che ormai si gioca in maniera ristretta martedì e sabato e mercoledì 28 avremo anche la Coppa Italia contro l’Udinese.

Ci fosse la possibilit­à di recuperare Monza alla prossima pausa della nazionale sarebbe cosa gradita, loro avranno qualche convocato ma spero si possa fare, per non dover giocare ogni tre giorni».

Sul mercato ribadisce la bontà delle scelte: «È stato lungo e complicato ma crediamo di non avere particolar­i difetti, se sarà così vedremo di correggerl­i a gennaio» precisa e se dovesse scommetter­e 100 euro su un attaccante del Vicenza in doppia cifra punterebbe su Jallow: «Abbiamo sei giocatori davanti con diverse caratteris­tiche, intercambi­abili e che hanno voglia di dimostrare. Non è arrivato il bomber da 20 gol? Chiaro che trovare uno Schwoch sarebbe stata tanta manna ma un giocatore da 20 gol è appetito da chiunque, noi siamo convinti di avere giocatori bravi davanti e se costruiamo la squadra anche gli attaccanti saranno da numeri importanti. Marotta

l’anno scorso ha fatto 7 gol ma mancavano ancora 11 partite, sarebbe andato in doppia cifra. Jallow e Longo, gli ultimi due arrivati, li ritengo delle certezze per la categoria anche se non hanno ancora la condizione ottimale. Gori è un giovane che avrà un futuro luminoso, Meggiorini darà un aiuto importante dal punto di vista dell’esperienza anche in allenament­o, Guerra è l’uomo di tutti i servizi, in qualsiasi necessità lui fa il suo e Marotta è il giocatore che ogni tecnico vorrebbe allenare».

Sul ruolo del Vicenza in questa stagione, detto «che dovremo adattarci al più presto a giocare senza il nostro pubblico abituale», il direttore sportivo del Lane spiega: «Non ci siamo mai nascosti, vorremmo stare nella parte sinistra della classifica ed essere la guastafest­e con le squadre importanti. Sappiamo che per arrivarci ci sarà molto da fare, trovare al più presto una identità ben precisa e definita e partire quanto prima, con l’ambizione di rendere felice la nostra tifoseria. Conosciamo le difficoltà del campionato, ma abbiamo una società e una proprietà con basi solide. Le favorite? Oltre al Monza, direi le retrocesse e poi Frosinone ed Empoli: ottima organizzaz­ione, squadra di livello».

” Rosa eterogenea Dall’enorme esperienza di Meggiorini alla duttilità di Guerra fino agli spunti di Jallow

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(LaPresse) Esperienza Uno stacco del biancoross­o Meggiorini contro il Pordenone

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