Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Save Venice» paga il restauro di 290 opere di Remondini
Saranno restaurate 290 opere della collezione Remondini conservata nei musei civici: 47 xilografie e 243 calcografie. Il Comune ha approvato l’intervento che riporterà all’originario splendore opere di diversi autori del periodo compreso tra la fine del XVesimo e l’inizio del XVIIesimo secolo.Sono previsti pulitura a secco, spianamento, smacchiamento, reintegro cromato delle lacune, con le necessarie operazioni di montaggio, smontaggio, eventuali rimozioni dai cartoni originari, se dannosi per la conservazione dei fogli. Tutto ciò eseguito in parte nei musei civici e in parte nei laboratori, sotto le indicazioni della Soprintendenza.
L’intervento globale — 61.335 euro di spesa— è stato firmato dai restauratori Giulia Barbero di Venezia, Sara Gottoli di Verona e Miriam Rampazzo di Preganziol di Treviso. I lavori sono frutto di un finanziamento ottenuto da «Save Venice Inc», organizzazione no profit statunitense impegnata nella conservazione del patrimonio culturale veneziano tramite raccolta fondi (ha curato anche la pala dell’Assunta di Tiziano in Santa Maria Gloriosa dei Frari), e che per la prima volta sosterrà un progetto extra Venezia. Il contributo ottenuto è il risultato dell’impegno di Davide Gasparotto, «senior curator» dei dipinti del Getty Museum di Los Angeles, componente del Consiglio scientifico dei musei cittadini e già «Premio Cultura Città di Bassano». Una volta recuperate, le opere saranno protagoniste del piano di valorizzazione dei fondi incisori rinascimentali bassanesi con la mostra «Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494-1615)», curata da David Landau e Giovanni Maria Fara (febbraio 2024).