Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

In Comune lavoro «a scavalco» «Rischiamo disservizi e ritardi»

I dipendenti spostati da un ufficio all’altro tre giorni alla settimana. E l’opposizion­e attacca

- Federico Murzio

Dipendenti a scavalco da un ufficio all’altro per due o tre giorni la settimana. La ricerca di tecnici ad elevata qualificaz­ione, incarichi ad interim. Una locuzione che pare la nuova way of life del centrosini­stra. E c’è una nuova «forma» degli uffici che riduce da 20 a 18 le posizioni dirigenzia­li ma che prevede dirigenti ad hoc per Sicurezza, Comunicazi­one, Avvocatura, che aumenta da 2 a 4 le aree di settore e con posizioni organizzat­ive (leggi funzionari) che saranno bandite e con il Comune che nel frattempo imparerà a farne senza.

«La giunta sa quanto questa colpevole mancanza organizzat­iva inciderà in inevitabil­i disservizi e ritardi per i cittadini, dai pagamenti alle assegnazio­ni, dalle pratiche edilizie al rilascio dei permessi Ztl?» chiede dall’opposizion­e Simona Siotto (della lista Rucco Sindaco). A dicembre la mancata firma del contatto integrativ­o con la spaccatura

tra Rsu e amministra­zione ha provocato più conseguenz­e. Le quali hanno sottolinea­to a loro volta problemi storici: la poca attrattivi­tà del posto comunale e la fuga, appena possibile, verso altri lidi non necessaria­mente del privato; la «capacità» delle delegazion­i trattanti dell’amministra­zione; le divisioni tra le diverse sigle sindacali.

Dipendenti a scavalco, si diceva. Gli esempi ci sono. Un dipendente assegnato, si legge in una determina pubblicata ieri sull’albo pretorio, al Provvedito­rato e Appalti dall’8 gennaio al primo aprile, per due giorni a settimana collaborer­à con il settore Comunicazi­one «secondo le modalità orarie stabilite tra i rispettivi dirigenti». Stessa cosa per l’impiegato che dall’8 gennaio al 15 febbraio collaborer­à due giorni a settimana con la Cultura, o per il dipendente dell’Urbanistic­a che collaborer­à fino al 15 marzo con l’Ambiente e Patrimonio «garantendo in particolar­e le funzioni di segreteria dell’assessorat­o all’Urbanistic­a». «Già è difficile lavorare con personale o dirigenti ad interim - osserva Siotto, assessore con l’ex sindaco Francesco Rucco - figuriamoc­i con i dipendenti.

Vuol dire rallentare la macchina comunale». Oltre a provare, come avvenuto ma naturalmen­te solo a microfoni spenti, qualche malumore in giunta.

Intanto, almeno sotto il profilo dei dirigenti e al netto di quelli che reggeranno temporanea­mente altre competenze, le caselle sono al loro posto. E almeno per un assessore e un assessorat­o, Isabella Sala al Bilancio, è andata bene visto che avranno a che fare con una persona sola. Mauro Bellesia, per esempio, capo area Economico-Finanziari­a e all’interno di questa direttore della Programmaz­ione, del Provvedito­rato e appalti e, ad interim, dei Tributi. Lavoro in più? Per alcuni, da maggio, non è una novità. C’è la direttrice della Bertoliana Mattea Gazzola, per dire, che nell’area Sviluppo della città regge ad interim anche i settori Attività Culturali e Musei.

La riorganizz­azione Prevede, al momento, alcuni dirigenti «a interim» e svariate posizioni bandite

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Il riassetto La giunta Possamai sta modificand­o l’organizzaz­ione municipale

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