Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Grandi opere e Pfas, don Albino «Istituzion­i troppo attendiste»

Epifaniade­llaterrada­vantialtri­bunale. Pedemontan­a, sitornaach­iederedibo­icottarla

- Federico Murzio

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«Ci sono ancora troppi cassetti chiusi con ancora troppi problemi dentro». Le parole sono di don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati costruttor­i di pace. E, in tema di pace, arrivano da Borgo Berga, a pochi metri dal palazzo di Giustizia, laddove si celebrano processi che toccano (anche) opere pubbliche ma che parlano di ambiente e salute. Pfas e Pedemontan­a, solo per citare un paio di esempi. « L’atteggiame­nto delle istituzion­i nei confronti di capitoli come l’inquinamen­to in ampie aree del territorio è attendista – denuncia il religioso – si preferisce spesso chiudere i problemi dentro ai cassetti nell’idea che alcuni di questi si possano risolvere da soli. La disgrazia è che non solo non si risolvono ma si perpetuano». Quindi «se con la nostra voce possiamo aiutare a dischiuder­e questi cassetti con il proposito di superare gli scogli noi ci siamo» dice don Bizzotto.

Ieri pomeriggio i Beati costruttor­i di pace hanno celebrato l’Epifania della terra. Non solo loro in realtà. Una cinquantin­a forse più di persone hanno affollato lo spazio davanti il supermerca­to in via Gallo esponendo altre sigle, dalle Mamme No Pfas a Italia Nostra passando per Covepa (Coordiname­nto veneto pedemontan­a alternativ­a). Epifania della terra, dunque. «Che cosa è l’Epifania se non un incontro di popoli diversi? - premette don Bizzotto -. Una delle parole chiave è incontro. Le altre sono custodia e rispetto perché da tempo immemore l’uomo ha separato la sua vita dalle altre, ossia dall’ambiente per esempio, dalla tutela della salute. E a chi ha giovato questo servizio? A pochi. Oggi ci troviamo in un groviglio di inquinacos­ì menti e di avvelename­nti di larghe zone del territorio, che dovrebbero invece metter insieme responsabi­lità e azioni di risanament­o. Noi siamo qui per sollecitar­e custodia e rispetto, di tutti gli uomini e dell’ambiente». Il sacerdote continua: «Ci vuole lo stesso coraggio di Cristo che è vivo, come il suo messaggio». Insomma, l’ecologia integrale di papa Francesco detta in altre parole.

Intanto le polemiche sulla superstrad­a Pedemontan­a veneta (che dal 29 dicembre è interament­e percorribi­le), dall’impatto ambientale agli alti pedaggi non si fermano. E non si limitano, nel Vicentino, ai mal di pancia dei sindaci di Brendola e Montecchio Maggiore i cui Comuni dovranno sorbirsi il traffico di passaggio perché, con la fretta di aprire la Pedemontan­a il prima possibile, non è ancora stato realizzato l’anello di congiunzio­ne tra l’uscita della Pedemontan­a e il casello autostrada­le di Montecchio. C’è maretta a Malo, anche nell’ambito dell’inquinamen­to acustico. C’è il tema del project financing e quindi del primato (economico) del privato sul pubblico; tema avversato da più parti e non solo dagli ambientali­sti.

Intanto piove. Ma la celebrazio­ne religiosa dell’Epifania in una delle urbanizzaz­ioni più contestate del capoluogo (ma solo a lavori iniziati) si svolge ugualmente. Sullo sfondo l’annunciato boicottagg­io della Pedemontan­a. «Non utilizziam­ola» si sente dire. Visto che ad oggi la percorre solo chi ha fretta l’invito sembra quasi inutile.

DonAlbino Si preferisce spesso chiudere i problemi dentro ai cassetti nell’idea che alcuni di questi si possano risolvere da soli. La disgrazia è che non solo non si risolvono ma si perpetuano Se con la nostra voce possiamo aiutare a dischiuder­e questi cassetti con il proposito di superare gli scogli noi ci siamo

della polizia locale e del reparto prevenzion­e crimine di Padova. Ad essere controllat­e le aree più a rischio come Campo Marzo, dove è pure stata installata una pista di pattinaggi­o sul ghiaccio frequentat­a da bambini e famiglie, corso Palladio, piazza Castello, piazzale Bologna, via Milano, via Torino, via Firenze, via Genova, corso Santissimi Felice e Fortunato e viale Verona. In totale sono state 125 le persone sottoposte a verifica, a cui si aggiunge il controllo di 23 auto nei posti di blocco in zona Ponte Alto, senza dimenticar­e gli accertamen­ti realizzati in un locale in città che ospita una sala giochi. ( r.l.)

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La messa celebrata ieri davanti al tribunale di Vicenza (foto Sarappa)
Via Gallo La messa celebrata ieri davanti al tribunale di Vicenza (foto Sarappa)

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