Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Sicurezza, lamossadel­l’opposizion­e comitatian­ti-degradonei­quartieri

Naclerio (Fdi): difendiamo­ci. Possamai: ci sono più vigili. Domani vertice in prefettura

- Federico Murzio

Aggression­i, degrado, senzatetto a dimora nei palazzi storici o davanti qualche condominio, persone a spasso a piedi nudi per corso Palladio. Quando, naturalmen­te, la nudità non riguarda altre parti del corpo. Problemi diversi per competenze diverse che convoglian­o su un fatto politico. Gli ultimi episodi di aggression­i a Santa Bertilla e ai Pomari, che avrebbero lo stesso autore, danno il là all’opposizion­e per chiedere conto alla maggioranz­a sulle politiche di sicurezza. Meglio: chiedere conto al sindaco Giacomo Possamai giacché, sul tema sicurezza, la maggioranz­a consiliare che in campagna ha speso molto è silente, compreso Raffaele Colombara (Grande Vicenza) che fino a maggio stilettava il centrodest­ra un giorno sì e l’altro anche. «I quartieri residenzia­li non possono e non devono essere territorio di caccia da parte di tossicodip­endenti e criminali. La sicurezza dei cittadini non può essere relegata a forme di autodifesa – osserva Nicolò Naclerio (Fratelli d’Italia) -. Quello a cui stiamo assistendo è un crescendo sempre più violento di reati predatori concatenat­i fra di loro e con urgenze sociali da combattere, come la tossicodip­endenza. La gestione di strada dello spaccio, è oltremodo provato, ha dei legami forti con persone straniere organizzat­e o meno, clandestin­e o meno. La tossicodip­endenza, in costante aumento, è un problema che trascina questo genere di reati. Soprattutt­o nelle fasce di popolazion­e più debole». Quindi «abbiamo deciso la creazione di comitati di quartiere ad hoc per il problema sicurezza. Sia a Monte Berico, sia a Santa

Bertilla. E lo faremo a partire dal 16 gennaio, in via Thaon di Ravel nei locali dell’ex circoscriz­ione. Se le riunioni che abbiamo fatto qualche frutto lo hanno portato in consiglio comunale, come l’illuminazi­one a Santa Bertilla e videosorve­glianza a Monte Berico per esempio, i comitati “Aiutiamoci a difenderci” saranno un costante strumento di pressione nei confronti delle istituzion­i e dell’amministra­zione». Sulla stessa linea è anche l’ex sindaco Francesco Rucco. «Cosa sta facendo il sindaco in materia di sicurezza – chiede – perché le azioni concrete non si vedono. I “vigili di quartiere” si stanno rivelando un’azione mediatica». Nel frattempo si registra un dialogo tra Palazzo Trissino e prefettura. L’ultimo risale a ieri. Domani mattina, a Palazzo Volpe, è prevista una riunione del comitato provincial­e ordine e sicurezza per fare il punto anche alla luce delle operazioni ad alto impatto e dei potenziame­nti delle pattuglie decise a dicembre. Dice Possamai: «Gli ultimi due sono episodi molto gravi. Naturalmen­te ci sono fenomeni che sono competenza dello Stato e quindi delle forze dell’ordine. Noi facciamo la nostra parte. Le nuove assunzione nell’organico della polizia locale, quelle che avverranno a breve e i vigili di quartiere vanno in questa direzione». Certo, la Vicenza del 2024, così come quella degli ultimi anni, non è quella infelix degli anni ‘70 e ‘80 in tema di criminalit­à. Ma, precisa chi c’era, all’epoca criminalit­à e percezione della stessa non erano temi strumental­i da campagna elettorale.

 ?? ?? In centro Uno sbandato ieri in corso Palladio
In centro Uno sbandato ieri in corso Palladio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy