Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Influenza, l’appello dell’Usl 8: vaccinatevi
«Non c’è nessun allarme rosso, ma è evidente che quando muore qualcuno a causa di un virus, che sia Covid o influenza, com’è avvenuto purtroppo nei giorni scorsi qui al San Bortolo, oltre al rispetto per le persone e i loro familiari, è nostro dovere e profonda convinzione, cercare di far capire, ancor di più di quanto già facciamo, quanto sia importante vaccinarsi, per noi stessi e per chi ci sta accanto». Una riflessione, quella di Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’Usl 8 Berica, che assomiglia ad un appello. Il fatto che proprio sabato fosse stato programmato un nuovo open day per la vaccinazione anti-Covid, dalle 8 alle 16, al Poliambulatorio del chiostro del San Bortolo, offre l’opportunità alla Dg di sottolineare come «fin dall’inizio, abbiamo sempre specificato che le due vaccinazioni, anti Covid e antiinfluenzale, potevano e possono essere fatte contestualmente. Cosa che sarà possibile fare anche sabato». Meglio prenotarsi sul sito dell’Usl Berica (fino ad esaurimento dei posti riservati), ma è possibile anche accedere direttamente. Fino ad oggi nel territorio dell’Usl 8 si sono vaccinate contro l’influenza poco più di 78.200 persone, circa la metà degli aventi diritto. Vale la pena ricordare che il vaccino è gratuito per gli over 60, donne in gravidanza, bambini da 6 mesi a 6 anni, adulti e minori «fragili», affetti cioè da determinate malattie croniche, oltre che per una serie di categorie protette. «Arriviamo da tre anni di “protezioni”: mascherine, igiene delle mani, distanziamento – conclude Bonavina - che hanno sicuramente alterato le difese immunitarie, quindi, a maggior ragione, specie per chi non si è vaccinato, l’uso della mascherina in questa fase è sicuramente opportuno».
Dopo le due morti dei giorni scorsi, altri quattro pazienti colpiti dal virus A/H1N1 rimangono al San Bortolo, tutti provenienti dal capoluogo e dalle zone dell’Ovest Vicentino, con un’età compresa tra i 50 e i 70 anni. Due di loro sono in netto miglioramento, tanto che dalla Rianimazione sono stati trasferiti in Terapia semi-intensiva. Gli altri due invece sono ancora in condizioni critiche. Un piccolo miglioramento è da segnalare in merito alla donna che fino a martedì è stata sottoposta alla circolazione extracorporea per ossigenare il sangue. La signora ora non dipende più dalla «macchina cuore-polmone» e – secondo i medici - sembra mostrare una condizione meno grave rispetto ai giorni scorsi. A nulla sono purtroppo valsi gli sforzi per salvare l’uomo di 55 anni morto domenica, che soffriva di altre patologie, mentre per l’altro paziente di 47 anni il decesso, avvenuto lunedì mattina, è stato dovuto unicamente alla grave polmonite interstiziale.