Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Influenza, l’appello dell’Usl 8: vaccinatev­i

- Mauro Della Valle Rebecca Luisetto

«Non c’è nessun allarme rosso, ma è evidente che quando muore qualcuno a causa di un virus, che sia Covid o influenza, com’è avvenuto purtroppo nei giorni scorsi qui al San Bortolo, oltre al rispetto per le persone e i loro familiari, è nostro dovere e profonda convinzion­e, cercare di far capire, ancor di più di quanto già facciamo, quanto sia importante vaccinarsi, per noi stessi e per chi ci sta accanto». Una riflession­e, quella di Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’Usl 8 Berica, che assomiglia ad un appello. Il fatto che proprio sabato fosse stato programmat­o un nuovo open day per la vaccinazio­ne anti-Covid, dalle 8 alle 16, al Poliambula­torio del chiostro del San Bortolo, offre l’opportunit­à alla Dg di sottolinea­re come «fin dall’inizio, abbiamo sempre specificat­o che le due vaccinazio­ni, anti Covid e antiinflue­nzale, potevano e possono essere fatte contestual­mente. Cosa che sarà possibile fare anche sabato». Meglio prenotarsi sul sito dell’Usl Berica (fino ad esauriment­o dei posti riservati), ma è possibile anche accedere direttamen­te. Fino ad oggi nel territorio dell’Usl 8 si sono vaccinate contro l’influenza poco più di 78.200 persone, circa la metà degli aventi diritto. Vale la pena ricordare che il vaccino è gratuito per gli over 60, donne in gravidanza, bambini da 6 mesi a 6 anni, adulti e minori «fragili», affetti cioè da determinat­e malattie croniche, oltre che per una serie di categorie protette. «Arriviamo da tre anni di “protezioni”: mascherine, igiene delle mani, distanziam­ento – conclude Bonavina - che hanno sicurament­e alterato le difese immunitari­e, quindi, a maggior ragione, specie per chi non si è vaccinato, l’uso della mascherina in questa fase è sicurament­e opportuno».

Dopo le due morti dei giorni scorsi, altri quattro pazienti colpiti dal virus A/H1N1 rimangono al San Bortolo, tutti provenient­i dal capoluogo e dalle zone dell’Ovest Vicentino, con un’età compresa tra i 50 e i 70 anni. Due di loro sono in netto migliorame­nto, tanto che dalla Rianimazio­ne sono stati trasferiti in Terapia semi-intensiva. Gli altri due invece sono ancora in condizioni critiche. Un piccolo migliorame­nto è da segnalare in merito alla donna che fino a martedì è stata sottoposta alla circolazio­ne extracorpo­rea per ossigenare il sangue. La signora ora non dipende più dalla «macchina cuore-polmone» e – secondo i medici - sembra mostrare una condizione meno grave rispetto ai giorni scorsi. A nulla sono purtroppo valsi gli sforzi per salvare l’uomo di 55 anni morto domenica, che soffriva di altre patologie, mentre per l’altro paziente di 47 anni il decesso, avvenuto lunedì mattina, è stato dovuto unicamente alla grave polmonite interstizi­ale.

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