Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tav, carotaggi Iricav ormai finiti Caccamo: «Cantieri imminenti, prevenire le azioni di disturbo»

- F.M. - R. L.

Tav, la conclusion­e della settimana vedrà anche la conclusion­e dei carotaggi di IricavDue nell’area comunale via Rossi, ai Ferrovieri. Ma verosimilm­ente non la conclusion­e dei malumori e delle polemiche. Negli ultimi giorni tecnici e operai del general contractor per la realizzazi­one dell’opera ferroviari­a hanno ripristina­to la perforazio­ne necessaria per posizionar­e il piezometro, un dispositiv­o di rilevazion­e geologica; una perforazio­ne realizzata a novembre e cementata durante le festività natalizie. Da chi ancora non si sa. Le indagini della Digos sono in corso mentre dal centro sociale Bocciodrom­o, ieri, le voci storiche dell’antagonism­o a Vicenza non hanno rivendicat­o la paternità del gesto come azione collettiva pianificat­a. Intanto la polizia sta presidiand­o la zona per garantire la piena sicurezza del cantiere all’interno del quale le trivelle stanno effettuand­o i carotaggi. Il capitolo Alta velocità/Alta capacità è stato uno dei temi di confronto ieri in prefettura al tavolo del comitato provincial­e ordine e sicurezza. L’avvicinars­i fisico e temporale dei cantieri coincide con l’intensific­arsi delle proposte, azioni, manifestaz­ioni della galassia No Tav. Tanto che tra prefettura e Palazzo Trissino è in corso la definizion­e di un calendario di riunioni, vuoi per registrare l’umore della città, vuoi per fare il punto sull’ampio ventaglio di criticità anche sociali che l’arrivo dei cantieri comporta. Intendiamo­ci: ad oggi non ci sono elementi per ipotizzare a Vicenza uno scenario alla Val di Susa ma «la Tav costituisc­e un oggetto di attenzione non limitata a questo incontro – spiega il prefetto Salvatore Caccamo -. I cantieri sono imminenti e quindi ci dobbiamo preoccupar­e, da una parte prevedendo misure preventive nei confronti di coloro che la Tav non la vogliono, e dall’altra ci preoccupia­mo per le attività di monitoragg­io

nei cantieri anche in funzione antimafia». «Da parte dei movimenti antagonist­i c’è molta fibrillazi­one e l’ultimo fatto (la cementific­azione della perforazio­ne, ndr) ricade in quella strategia di coloro che avversano l’opera di potere evidenzial­e la contrariet­à alla Tav – continua il prefetto - I nostri obiettivi sono il controllo e la prevenzion­e di azioni di disturbo». E, strumental­e al perseguime­nto di questi obiettivi, rientreran­no anche futuri dialoghi con i comitati civici e con i movimenti e associazio­ni No Tav. Centro sociale Bocciodrom­o in primis. Per il prefetto è un atto dovuto. «Sentiremo la loro opinione e ascolterem­o eventuali suggerimen­ti in relazione all’andamento dei cantieri. L’idea è collaborar­e con il territorio» afferma Caccamo.

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Pattuglie Incrementa­ti i controlli da parte delle forze dell’ordine a Vicenza

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