Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«800 giorni» in corsa per l’Oscar italiano

Il filmispira­to al sequestro Celadon alDavid diDonatell­o. Dellai: grande successo

- F. Br.

Dopo il Leone di Vetro, ora si punta all’«Oscar italiano». «800 giorni», film ispirato alla drammatica vicenda del sequestro di Carlo Celadon, è ufficialme­nte in concorso alla sessantano­vesima edizione del David di Donatello, in scena il prossimo maggio. Si tratta dell’ennesimo riconoscim­ento per la pellicola del regista vicentino Dennis Dellai, dopo l’esordio alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, dove si è aggiudicat­o il Leone di Vetro. «Per noi è una bella soddisfazi­one, alla fine parliamo del corrispett­ivo italiano del premio Oscar - il commento di Dellai -. Ovviamente ci troviamo a concorrere con dei veri e propri filmoni, solo per citarne due “C’è ancora domani” della Cortellesi e “Io capitano” di Garrone, per cui non ci aspettiamo certo di vincere, però già essere presenti in quella lista è un grande successo». Nonostante l’intreccio e i personaggi di fantasia, «800 giorni» richiama la vicenda di Carlo Celadon, figlio dell’imprendito­re della concia Candido, rapito dalla sua abitazione di Arzignano il 25 gennaio 1988 e tenuto sequestrat­o 831 giorni nell’Aspromonte. Come spiegato dallo stesso regista,

durante le riprese del film si è cercato di ricalcare la vicenda e le ambientazi­oni originali, come l’aspetto dei nascondigl­i della ‘ndrangheta e le modalità con cui veniva chiesto il riscatto. Il film ha ricevuto un feedback più che positivo, riempiendo le sale vicentine per parecchie settimane, tanto da far posticipar­e l’uscita nella piattaform­a streaming Amazon Prime.

Infine, nelle scorse settimane la pellicola è stata premiata con il Cult Award al festival Capri Hollywood: alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il premio Oscar americano Bobby Moresco chairman del festival, Neri Parenti e il regista irlandese Jim Sheridan, vincitore dell’Orso d’oro a Berlino con il film Nel nome del padre, che ha consegnato il premio a Dellai. Nell’occasione, il patron di Capri Hollywood Pasquale Vicedomini ha definito 800 giorni «un piccolo miracolo italiano realizzato con un budget bassissimo, visti anche gli importanti risultati al botteghino, nonostante non sia ancora inserito in un circuito distributi­vo ufficiale». Infine, negli scorsi giorni il film si è aggiudicat­o l’Art Award 2024 al Sorrento Film Food Festival, mentre Dellai si dice pronto a una nuova avventura. «Abbiamo in cantiere una storia che secondo me è molto bella - spiega il regista -, ma non posso ancora svelarne i contenuti perché devo ancora parlarne con la persona che ha scritto il libro al quale vogliamo ispirarci».

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La locandina di «800 giorni» del regista Dennis Dellai: si ispira al rapimento di Carlo Celadon
Il film La locandina di «800 giorni» del regista Dennis Dellai: si ispira al rapimento di Carlo Celadon

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