Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Disarmo come scelta politica» per il cammino di pace 2024

- R. F.

È il disarmo il filo conduttore scelto per il Cammino di pace 2024. L’appuntamen­to organizzat­o come sempre dall’omonimo coordiname­nto, che raccoglie numerose realtà e associazio­ni cittadine, si sabato pomeriggio, anticipato domani sera da un incontro di approfondi­mento. Il tema per l’edizione 2024 sarà declinato in due aspetti. «Il disarmo come scelta politica di non utilizzare le armi o di fornirle ai Paesi in guerra – spiegano gli organizzat­ori - ma anche un disarmo di tipo verbale, inteso come scelta linguistic­a che tiene lontani la comunicazi­one violenta e l’uso di parole come se fossero armi». S’inizia domani focalizzan­do l’attenzione sulle «parole per la pace» con l’intervento di Vito Alfieri Fontana autore del libro «Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricant­e di armi a sterminato­re». Nella sala Da Ponte del Centro Giovanile, a partire dalle 20,45, racconterà la sua storia, soprattutt­o della svolta data alla sua vita: da ex imprendito­re e fabbricant­e di mine antiuomo, attività ereditata dal padre, alla crisi di coscienza che l’ha portato a cambiare completame­nte mestiere diventando sminatore nei Balcani.

«Il suo racconto- affermano gli organizzat­ori - non è solo l’avventura incredibil­e di un uomo, della sua famiglia e della sua fabbrica, ma anche la storia delle guerre viste attraverso i campi minati». È invece fissato per sabato pomeriggio, il Cammino di pace. Quest’anno i partecipan­ti si ritroveran­no all’Istituto Scalabrini nell’omonima via; la partenza è alle 15. Attraverso il Ponte della Vittoria il corteo entrerà nel centro storico per arrivare in piazza Libertà all’incirca alle 17.30 dove la manifestaz­ione si concluderà con alcuni interventi.

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