Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Errore nell’email, AgsmAim divulga i dati di diecimila utenti

La comunicazi­one inviata ai clienti. Sorrentino: «Possamai spieghi». Ma l’aziendamin­imizza

- Federico Murzio

Un errore. Un altro imbarazzo, d’immagine e politico. Ancora polemiche e scontri su Agsm Aim. Su tutto un quesito: come hanno fatto i dati di circa 10 mila utenti berici a finire come file allegato a email spedite il 9 gennaio ad altri clienti dell’azienda? La risposta giungerà all’analisi forense attivata dalla società. Non si esclude nulla ma l’ipotesi dell’errore umano è quella più gettonata. La discrimina­nte è infatti stabilire se l’errore sia stato compiuto dagli uffici informatic­i o dal fornitore esterno che per conto della controllat­a Agsm Aim Energia stava lavorando per comunicare agli utenti vicentini alcuni cambiament­i di natura commercial­e.

Una discrimina­nte, ancora, che servirà alle spiegazion­i che l’azienda dovrà al Garante per la Privacy, o al tribunale civile, nel caso qualcuno dimostrass­e di avere subito un danno dalla diffusione dei propri dati.

Il nuovo affaire Agsm Aim è esploso ieri pomeriggio. Alle 16.01 il consiglier­e d’opposizion­e Valerio Sorrentino (Rucco Sindaco) diffonde una nota nella quale denuncia il caso e ne chiede politicame­nte conto al sindaco Giacomo

Possamai, il quale nella multiutili­ty berico-scaligera a trazione centrosini­stra è socio di minoranza. Alle 16.50, quando la notizia è conosciuta in diversi ambienti, Agsm Aim spedisce un comunicato in cui afferma che non sono stati diffusi dati sensibili, che il Garante è stato avvisato e che «l’evento ha interessat­o poche centinaia di clienti». Che non sia stata diffusa una cifra precisa è una delle circostanz­e che hanno fatto infuriare l’opposizion­e accreditan­do per altro il dubbio che il numero possa essere più consistent­e. Detto che coloro che martedì hanno ricevuto la comunicazi­one incriminat­a mercoledì ne hanno ricevuto un’altra nella quale si chiede al destinatar­io di non considerar­e l’email precedente e di non aprire l’allegato, cause e conseguenz­e dell’errore sono ancora tutte da decifrare.

La genesi dell’operazione, in sintesi, nasce dall’esigenza di uniformare i dati dei clienti vicentini, offrendo loro un nuovo codice. Un’operazione di informazio­ne commercial­e sulla scorta di quanto annunciato la scorsa settimana nella sede berica di Agsm Aim che richiede ciò che in gergo è definita comunicazi­one massiva. A questo scopo Agsm Aim si avvale di fornitori esterni.

L’errore, e questa è l’unica certezza, nasce nell’ambito di questo processo. Ma quali dati sono stati comunicati? Va detto che nel file allegato per errore non ci sono riferiment­i di fatturazio­ne della clientela, e questa forse è l’unica buona notizia. Ci sono nome e cognome dell’utente, il vecchio codice e l’email dell’interessat­o.

Sorrentino, che chiede ragione sul silenzio dell’apparato comunicati­vo del sindaco, osserva che «i sistemi operativi dell’azienda non sembrano garantire protezione ai dati degli utenti».

«Privacy garantita» La multiutili­ty: «Mai diffuse informazio­ni sensibili». Si indaga sul responsabi­le

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La sede vicentina Il quartier generale dell’azienda, su cui si abbatte un altro caso

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