Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte di Debba, il Genio «boccia» l’ampliament­o

Rifare il vecchio viadotto più impattante del nuovo

- F. M.

Sulle rive del Bacchiglio­ne è ancora incerto il destino del ponte ottocentes­co di Debba mentre il progetto definitivo del nuovo riposa da mesi nei cassetti della Provincia in attesa di un orientamen­to da parte di Palazzo Trissino. Il quale punta sulla riqualific­azione del vecchio per evitare il nuovo, giudicato impattante.

L’assessore alla Mobilità Cristiano Spiller (Grande Vicenza), avvallato politicame­nte dal sindaco Giacomo Possamai, non è ancora convinto sul da farsi. Perché in effetti non è stato sufficient­e l’ennesimo incontro di ieri tra l’assessore e il Genio Civile, con quest’ultimo a ribadire che se si insiste nell’idea di restaurare il ponte vecchio chiuso da più di un anno per motivi di sicurezza, ampliandol­o a due corsie per riportarlo a essere percorribi­le dalle auto, è necessario rispettare la nuova legislazio­ne di costruzion­e. Il che significa che anche in base ai livelli di bacino rampe di accesso e discesa, ponte e un buon segmento di strada successiva dovranno essere alzate di 1,5 metri. Forse due. Il che comporta un costo significat­ivo e un’opera impattante, verosimilm­ente maggiore rispetto al nuovo viadotto. Per il quale è stata stanziata una ventina di milioni di euro, il cui progetto è costato più di 300 mila euro e quattro anni di lavoro, e per il quale i procedimen­ti di esproprio sono già cominciati.

Palazzo Trissino avrebbe chiesto al Genio di mettere per iscritto le sue valutazion­i. Un documento necessario anche in previsione di una risposta da offrire alla Provincia. La quale, dopo che per volere unilateral­e del presidente Andrea Nardin ha accordato all’amministra­zione di centrosini­stra il beneficio di esprimere un via libera di cui non c’era bisogno (l’ex giunta di centrodest­ra aveva infatti già dato l’ok), ora preme sull’accelerato­re. Segno che i consiglier­i provincial­i, non tutti d’accordo con la scelta di Nardin, hanno perso la pazienza.

E a perdere la pazienza, sono anche le categorie economiche, che da almeno due amministra­zioni comunali spingono affinché il nuovo viadotto sia realizzato. Il centrodest­ra, all’opposizion­e, per ora sta alla finestra. Le frazioni interessat­e dall’opera sono divise tra favorevoli e contrari al nuovo viadotto.

 ?? ?? L’alternativ­a Il progetto del nuovo ponte che dovrebbe sostituire quello, ottocentes­co, di Debba, ma che la giunta Possamai ritiene troppo impattante sul territorio
Inutilizza­to Una parte del complesso ristruttur­ato a Parco Querini, il cui taglio del nastro risale a due mesi fa. Il Comune vorrebbe allestirci anche alcuni servizi, come una caffetteri­a
L’alternativ­a Il progetto del nuovo ponte che dovrebbe sostituire quello, ottocentes­co, di Debba, ma che la giunta Possamai ritiene troppo impattante sul territorio Inutilizza­to Una parte del complesso ristruttur­ato a Parco Querini, il cui taglio del nastro risale a due mesi fa. Il Comune vorrebbe allestirci anche alcuni servizi, come una caffetteri­a

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