Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sconfisse i pregiudizi: èmortoVinicioRiva «Lamalattia non gli hamai tolto il sorriso»
Aveva64annederaaffettodaunmorbocheglihasfiguratoilvoltodaragazzo. Nel2013l’abbracciodelPapa Ilcugino: «Gentileeamato». Zaia: «Gli siamograti, unmodelloper tutti». Lasuastoriahafattoilgirodelmondo
● La Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) o malattia di Von Recklinghausen è una malattia genetica a trasmissione autosomica dominante con prevalente interessamento neurocutaneo, possibili complicanze oculistiche, ortopediche, neurologiche, oncologiche e internistiche
Vinicio Riva è morto mercoledì all’ospedale San Bortolo di Vicenza. È scomparso a 64 anni appena compiuti (era nato il 2 gennaio 1960). Il suo volto segnato dalla malattia di cui soffriva, il morbo di von Recklinghausen, è stato una barriera che non lo ha mai fermato nella vita. E che, secondo i medici, non gli avrebbe consentito di vivere oltre i 30 anni di età. «Vinicio ha vissuto con grande dignità - spiega il cugino Enrico Dalle Molle -. Nonostante la sua esistenza sia stata profondamente segnata dalla malattia fin dalla giovane età, lui non ha mai smesso di vivere. Lo ha fatto senza far pesare questa sua condizione. Di giorno in giorno, pur vivendo in modo molto semplice, si è tenuto attivo e partecipe nella sua comunità. Infatti fino a qualche anno fa, grazie anche ai progetti inclusivi della Regione, dava una mano nella casa di riposo del paese e lo faceva davvero volentieri. Regalava un sorriso a tutti, manteneva sempre gesti gentili e aveva piacere a scambiare due parole con chiunque incontrasse. Non si è mai pianto addosso». «La comunità di Isola Vicentina lo ha sempre accolto, tutti gli volevano bene - continua il familiare -. Andava a farsi un giro in bicicletta, si recava a bere il caffè al bar e glielo offrivano sempre con piacere. Quando aveva la possibilità, poi, andava a guardare le partite di calcio del Lanerossi Vicenza, di cui era un tifosissimo».
La sua storia è finita, negli anni, su alcune delle più importanti testate internazionali, compresa la Cnn. Ma una chiave di volta nella sua vita avvenne quel 6 novembre 2013, quando Papa Francesco lo notò tra la folla di fedeli in piazza San Pietro, durante l’udienza generale, e lo volle abbracciare. «Di quell’episodio parlava spesso, era un ricordo importante per lui - conclude il cugino -, è stato un gesto spontaneo da parte del Papa che lo ha riempito di affetto, che gli aveva fatto percepire una grande vicinanza».
Di questo ha parlato anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in una nota pubblicata in ricordo di Vinicio. «L’immagine di un lungo abbraccio tra Papa Francesco e Vinicio durante un’udienza ha fatto il giro del mondo ricordando a tutti che l’inclusione e la socializzazione, di fronte a tutte le barriere che potrebbero creare isolamento nella malattia, sono un diritto universale per i malati e un dovere per tutta la società. Per questo gli siamo grati e lo rima, corderemo». «In un mondo in cui per alcuni l’inseguimento della perfezione esteriore del corpo e l’esasperazione di alcune forme di salutismo sembrano essere una via imprescindibile - ha continuato il presidente - Vinicio è stato un modello nell’espressione di grandi valori e rapporti umani nella malattia, anche quella, come nel suo caso, fortemente deturpante. Una rara patologia gli ha reso la vita difficile ai limiti dell’impossibile fin da ragazzo anche grazie all’aiuto di chi gli ha voluto bene, ha saputo dimostrare in una vita pur breve grande dignità e valore della vita nella sofferenza divenendone un modello che ha tracciato una via di attenzione e rispetto. In questo momento invio le mie condoglianze ai familiari e agli amici».
Non è mancato nemmeno il commento del primo cittadino del suo paese, Francesco Enrico Gonzo: «Per Isola Vicentina Vinicio Riva era non solo un personaggio conosciuto, ma soprattutto una persona amata e accolta da tutti. Aveva sempre una parola sensibile per ognuno, nonostante la sua situazione difficile. In lui si concentrava, dietro alla malattia e alla difficoltà, una fonte inesauribile di bontà e una grandissima umanità».
Alla vigilia di Natale, Vinicio Riva era caduto dalla sua bicicletta, poco lontano da casa. Una brutta caduta, tanto che era stato necessario l’intervento di un’ambulanza. Dopo i dovuti accertamenti da parte dei sanitari, era emerso che l’incidente aveva danneggiato il femore. Era quindi stato sottoposto ad un intervento chirurgico e durante l’operazione era andato tutto bene. Poi però c’erano state alcune complicanze, Vinicio era quindi dovuto rimanere ricoverato in ospedale. Mercoledì, purtroppo, il suo cuore si è fermato per sempre. Una scomparsa che ha colpito tutta la comunità, gli amici, i familiari, ma in particolare la sorella Morena, affetta dalla stessa patologia genetica e con cui lui conviveva.
L’ultimo saluto a Vinicio Riva si terrà domattina alle 10 nella chiesa di San Vitale, in località Castelnovo di Isola Vicentina.
Ennesima aggressione nel carcere di Vicenza. Come fa sapere l’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria, ieri pomeriggio, durante le operazioni di apertura dell’aria, un detenuto di difficile adattamento avrebbe colpito con un manico di legno l’agente preposto alla operazioni di servizio. Il carcerato è stato immobilizzato e denunciato, mentre il poliziotto è stato trasferito al San Bortolo. «Ai vertici dell’amministrazione chiediamo di applicare la recente circolare emanata per i detenuti di difficile adattamento», dice il segretario interregionale dell’Uspp, Leonardo Angiulli.
Stava lavorando nel bosco quando, improvvisamente, è stato colpito da un grosso ramo. Ieri pomeriggio, poco prima delle 14, i vigili del fuoco del locale distaccamento e il personale sanitario del Suem sono intervenuti in un bosco che si trova lungo via Pugnello ad Arzignano. Qui un uomo di 63 anni è rimasto ferito mentre faceva dei lavori. I soccorritori lo hanno quindi stabilizzato e poi trasportato in barella in una radura, dove è stato portato a bordo dell’eliambulanza per poi essere trasferito in pronto soccorso con la massima urgenza. Il sessantatreenne si trova ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
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Il sindaco
In lui si concentrava una fonte inesauribile di bontà e una grandissima umanità