Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fa razzia dimetadone al Serd per poi spacciarlo: 27enne finisce in cella
In casa sua era stata trovata una dozzina di flaconi da litro di metadone cloridato che erano stati rubati dal Serd (il Servizio per le dipendenze) di Thiene. Voleva spacciarlo. Roberto Michael Vitella, 27 anni, è stato condannato dal giudice del tribunale di Vicenza. Ora dovrà scontare 4 anni di reclusione e versare una multa che supera i 17.300 euro, oltre al pagamento delle spese processuali. Fino a qualche giorno fa si trovava sottoposto agli arresti domiciliari a Piovene Rocchette, mentre ora è detenuto nel carcere del capoluogo.
I fatti risalgono alla scorsa primavera, quando il giovane si trovava in cura al Serd dell’ospedale thienese da cui erano scomparsi dei farmaci a seguito di due furti. Dopo alcuni accertamenti il ventisettenne è stato individuato dai carabinieri di Thiene come il responsabile. L’indagine era partita subito dopo il primo furto avvenuto il 7 aprile. Il bottino ammontava in scatole di pastiglie di Subutex e del metadone. I militari si erano quindi messi al lavoro, facendosi aiutare nell’investigazione dalle immagini della videosorveglianza. Le telecamere
avevano inchiodato il giovane, immortalato mentre rubava i farmaci dall’ambulatorio. Il «malfattore» è poi risultato essere lo stesso ladro anche della notte del 19 maggio. Le modalità del furto sono state le medesime per entrambi i colpi: aveva forzato le porte d’ingresso degli ambulatori per poi rubare ciò che di cui aveva bisogno. L’autorità giudiziaria, informata dei furti, aveva poi emesso un decreto di perquisizione a carico del responsabile il giorno seguente al secondo colpo. La sua casa di Piovene Rocchette, dove viveva con i genitori, era stata quindi messa al setaccio e lì era stata trovata parte della refurtiva. Era ancora presente una dozzina di flaconi di metadone e tutte le pastiglie che erano state portate via dall’ambulatorio nel primo colpo. Il ventisettenne era stato quindi arrestato e accompagnato in caserma per le procedure di rito. Dal 20 maggio si trovava agli arresti domiciliari, con il divieto assoluto di comunicare con terze persone diverse dai conviventi. Ora per lui si sono aperte le porte del carcere.