Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ilmarmopuntasull’estero «Leaziendeinvestono» Export in frenata nel 2023, ma le imprese rilanciano
delle aziende veronesi e vicentine dell’estrazione e lavorazione del marmo. A presentare la ricerca, ieri in Camera di Commercio a Verona, è stato il ricercatore di Dogma, Fabrizio Fornezza.
Illustrati anche i dati di export dei primi 9 mesi 2023 da Stefania Crozzoletti, del servizio ricerche della Camera di Commercio di Verona. La città scaligera risulta prima in Italia per esportazioni di prodotti in marmo, mentre Vicenza è quarta. Insieme pesano per il 31% delle esportazioni italiane, con 609 aziende attive e oltre 4.400 addetti. Insieme, nei primi 9 mesi del 2023, hanno generato con l’export 378,5 milioni di euro. «Il primo Paese di destinazione del marmo lavorato sono gli Stati Uniti, che con 91,8 milioni di euro pesamento no per il 24% del totale – ha spiegato Paolo Tosi, vicepresidente della Camera di Commercio -. Seguono poi Germania con il 18% e la Francia con l’8%». Negli ultimi tredici anni anche altri mercati hanno mostrato interesse per i prodotti delle aziende veronesi e vicentine, quali Canada, Russia, Polonia,
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Arabia Saudita, Kuwait e Paesi Bassi.
Con un passo indietro, si nota come tra 2010 e 2023 nelle due province si siano perse ben 182 imprese del settore. Legato anche a questo è stata la battuta d’arresto nell’export tra 2017 e 2020. Quadro poi migliorato nel 2021, con un audell’export del 27%, mantenuto poi anche nel 2022. Nei primi 9 mesi 2023 nuovo calo dell’8,3%: anche il marmo ha risentito della frenata del manifatturiero. «Vista la situazione geopolitica, i primi mesi 2024 si prospettano complicati – dice Filiberto Semenzin, presidente del Verona Stone District -. Abbiamo però rilevato tra le aziende piani d’investimento per 35 milioni su infrastrutture, attrezzature e macchine. Segno che c’è voglia di procedere fiduciosi».