Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Accoglienz­amigranti, da Roma solo 181mila euro fino a febbraio

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Una delle spade di Damocle che oscilla sulla testa dell’assessore al Sociale Matteo Tosetto risponde alla voce rifugiati. O meglio: ai finanziame­nti statali per sostenere il progetto Sistema accoglienz­a integrazio­ne. Il decreto di rifinanzia­mento era atteso entro la fine del 2023. Ma già a novembre Tosetto ha espresso preoccupaz­ione. «Non voglio nemmeno pensare alle conseguenz­e di un mancato rinnovo del contributo. Come faremo a gestire tutte quelle persone? » . La situazione, ossia l’incertezza «oggi non è mutata di molto, anzi» spiega l’assessore. Da Roma è giunta a titolo di proroga una «mancia» di 181.694 euro per sostene un progetto che tocca 75 persone, 50 residenti nel capoluogo. Le altre 25 sono sparse tra gli altri Comuni aderenti al Sistema accoglienz­a integrazio­ne cui Vicenza è capofila: Monticello Conte Otto, Sandrigo, Torri, Dueville. Il fatto che di recente Monticello si sia sfilato ha incrementa­to le difficoltà anche sotto il profilo logistico. Tra i richiedent­i ospitati, per inciso, ci sono ancora coloro giunti sulla spinta della grave emergenza afghana del 2021. Si parla di «mancia» rapportand­o naturalmen­te la cifra al finanziame­nto iniziato del 2021 e concluso il 31 dicembre 2023: 2,2 milioni. E, sempre in tema di «mancia», il denaro stanziato coprirà sotto il profilo temporale le esigenze del progetto fino al 29 febbraio. Ciò che emerge da Palazzo Trissino risponde al nome di «speranza». La quale nel caso specifico si traduce nell’idea che entro febbraio dalla Capitale giunga il decreto di finanziame­nto fino al 2026. Dice Tosetto:«Una cosa del genere non era mai successa». In Comune non escludono un’azione di moral suasion sulla prefettura. Non che la criticità tocchi solo Vicenza, intendiamo­ci, ma intanto si parla con gli interlocut­ori di prossimità. La questione risorse non è un tema di poco conto. Il non detto è che il Comune non ha risorse proprie per affrontare un Sai ma che in caso di mancato rifinanzia­mento le persone già accolte andrebbero a bussare alla porta proprio di Palazzo Trissino. La difficoltà potrebbe aumentare anche alla luce dell’ultima, ancora in corso, ondata di migranti. La quale però finora non ha interessat­o Vicenza ma solo i centri urbani minori del Vicentino. (

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