Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
San Bassiano, scelti i premiati a PaolaMarini il «Cultura»
Il «Città di Bassano» va all’ex sindacoMartinelli. Tra gli altri quattro riconoscimenti anche quello almonastero della SantaCroce diCampese
Un premio a chi promuove cultura, ma anche all’impegno politico e sportivo, al volontariato sociale, alla ricerca storica, all’imprenditoria illuminata. Abbracciano diversi ambiti i riconoscimenti che verranno assegnati venerdì prossimo 19 gennaio nella sala Da Ponte (inizio cerimonia alle 16) ai cittadini benemeriti in occasione della festa di San Bassiano.
A ricevere il Premio Cultura sarà Paola Marini, già conservatrice e direttrice dei musei civici con i quali ha mantenuto un forte legame. La sua carriera bassanese è iniziata 1982 nel ruolo di conservatore del museo per poi dirigerlo dal 1988 al 1993 organizzando importanti mostre, fra tutte quella del 1992 dedicata ai 400 anni dalla morte di Jacopo Bassano. «Oggi è attiva nel comitato scientifico del nostro museo – spiega il sindaco Elena Pavan motivando la scelta – È molto presente nella vita artistico-culturale bassanese: ci supporta nei progetti e iniziative». Il «Città di Bassano» va invece all’ex sindaco Sergio Martinelli. «Per circa 40 anni è stato amministratore comunale: consigliere, assessore e primo cittadino», motiva Pavan. Da sindaco ha affrontato la difficile vertenza delle Smalterie Venete e sottoscritto il gemellaggio con Mühlacker. Fu proprio Martinelli ad istituire il Premio Cultura, unendo alle celebrazioni religiose per il santo patrono un momento civile per ringraziare coloro che danno lustro alla città. «Ha partecipato alla fondazione del Comune dei giovani e in seguito della Scuola di Cultura Cattolica», sottolinea Pavan.
Quest’anno i premi San Bassiano salgono a quattro, uno dei quali è stato attribuito ad una struttura religiosa che compie ben 900 anni. È il monastero della Santa Croce di Campese, fondato da Ponzio di Melgueil, settimo dei grandi abati di Cluny, nel 1124. Abitato dai monaci fino a 1812, oggi appartiene alla parrocchia di Campese ed è un centro di spiritualità, di cultura e di ricerca. A ritirare il premio, saranno il parroco don Massimo Varotto e lo studioso Angelo Chemin. Nel monastero di Santa Croce visse e morì anche il poeta benedettino Teofilo Folengo la cui figura e opere sono state approfondite dallo studioso e divulgatore cittadino Otello Fabris. Per la sua attività di ricerca Fabris riceverà uno dei «Premi
San Bassiano». Tra le sue tante iniziative, la fondazione dell’associazione Amici di Merlin Cocai (pseudonimo utilizzato da Folengo nelle sue opere letterarie), pubblicazioni, l’organizzazione di eventi e progetti.
«Premio San Bassiano» anche a Fabio Campagnolo della Cmp, considerato tra i migliori imprenditori nel settore moda. Un impegno che coniuga con quello espresso in ambito sociale, sportivo, culturale. Tra le tante disponibilità espresse, il grande lavoro di rete attivato per la società Fc Bassano calcio che ha presieduto dal 2018 al 2021. Ma sostiene anche eventi culturali e museali, dalla mostra di Antonio Canova, al contributo per l’acquisto di opere, fino a restauro della statua della Beata Giovanna Bonomo di discesa Brocchi.
Per l’ambito sportivo, il «Premio San Bassiano» va al Bassano Rally Racing che nei mesi scorsi, sotto la presidenza di Narciso Paccagnella, ha organizzato la quarantesima edizione del rally Città di Bassano, una delle competizioni più gettonate d’Italia. Grandi campioni e gare di altissimo livello hanno caratterizzato una storia iniziata nel 1984 complice la passione di un team di bassanesi e le imprese di Miki Biasion. Infine, l’ultimo riconoscimento nato, istituito dall’amministrazione Pavan «Un gesto per la città» sarà consegnato al vulcanico Marco Fioravanzo, maestro di tennis e presidente della Stb (ha appena conquistato il passaggio in A1 maschile) che è molto attivo nel sostenere l’Associazione oncologica San Bassiano per la quale organizza raccolte fondi : dalle sfide culinarie alle aste telefoniche.