Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sit-in contro Israele in fiera «Possamai non può tacere»
Il palestinese Al Zeer: «Prenda posizione». Sabato doppio corteo
La comunità palestinese «arruola» il sindaco Giacomo Possamai nella richiesta di boicottare gli espositori israeliani a VicenzaOro, dal 19 al 23 gennaio. «Gli abbiamo spedito una lettera, una lettera a un sindaco che consideriamo nostro perché votato dalla comunità palestinese a Vicenza. Riconosciamo in lui un amico della causa» afferma Khaled Al Zeer, rappresentante dei palestinesi in Veneto. «Abbiamo sollecitato a Possamai una presa di posizione sull’inopportuna presenza degli stand israeliani in fiera» continua Al Zeer. In realtà, nelle ultime ore, la stessa richiesta è giunta da più parti. Dalla Lega a Fratelli d’Italia, per esempio, per voce di Jacopo Maltauro e Giorgio Conte. I quali condannano la genesi delle contestazioni palestinesi e qualsiasi boicottaggio alla kermesse fieristica. Il tema è comunque all’ordine del giorno soprattutto in vista delle due manifestazioni contro Israele di sabato, giorno clou di VicenzaOro, che fin da oggi si preannunciano cariche di tensione. Tra pochi giorni è in programma un vertice di maggioranza per decidere, sul tema, che volto e voce ufficiali offrire alla città davanti al silenzio delle scorse settimane. Maggioranza, per inciso, che ha diverse anime, a prescindere, filo-palestinesi. Sullo sfondo di quanto sta accadendo sulla striscia di Gaza s’intrecciano numerosi fili anche in città. E, verosimilmente, non alleggeriranno il clima e l’imbarazzo all’interno della maggioranza le parole di Al Zeer. La durissima reazione israeliana «non può essere paragonata alle quattro ore di invasione ad opera della resistenza palestinese Hamas il 7 ottobre» dice. Organizzazione terroristica riconosciuta a livello internazionale, Hamas è la versione palestinese dell’islamista Fratelli musulmani cui si richiama. E il 7 ottobre le «quattro ore di resistenza» costarono la vita a 859 civili israeliani (molti i bambini) assassinati, circa 400 tra soldati e poliziotti, quasi 300 le persone prese in ostaggio. Dalla comunità musulmana vicentina un’«assoluzione» all’operato di Hamas che supera qualsiasi ferocia.
Ventiquattro ore fa, intanto,
Al Zeer ha chiesto al sindaco di essere presente a tutti gli eventi che anticiperanno i cortei di sabato, ai dibattiti, alle assemblee (è annunciata la presenza anche dell’artista Moni Ovadia). «Chiediamo a Possamai di essere presente, di condannare il “genocidio”, di spendersi per un cessate il fuoco a Gaza». Le parole di Al Zeer arrivano proprio dal quartiere fieristico, all’ingresso dei padiglioni tra i preparativi del salone internazionale che inaugura venerdì, con il paradosso della bandiera israeliana sventolare alle sue spalle. Accanto a lui rappresentanti della sinistra antagonista e dell’associazionismo pacifista filo-palestinese in città. Tra questi «Salaam ragazzi per l’olivo», finita di recente nell’occhio del ciclone proprio per la sua collaborazione con il Comune nell’ambito del settore istruzione. «Perché qui con noi non ci sono rappresentanti dell’amministrazione?» si chiede Al Zeer ignorando, forse, che a più di qualcuno avrebbe fatto piacere esserci.
Le due manifestazioni in agenda sabato, una al mattino (promossa dai centri sociali, a quanto pare non ancora autorizzata dalla questura), un’altra al pomeriggio (promossa dai palestinesi e pare già autorizzata). Quest’ultima prevederebbe un corteo dalla stazione dei treni e un sit-in in fiera. Sarà proprio l’importanza mondiale della fiera dell’oro a dare slancio a manifestanti e contestatori
Si è messa davanti al condominio a spruzzare uno spray apposito per allontanare i gatti. Nel mentre una vicina di casa l’ha vista, è uscita dal suo appartamento e ha dato il via ad un litigio furibondo.
È successo venerdì sera, attorno alle 19,20, in via Scaramuzza a Vicenza. Per sedare la lite è stato necessario l’intervento della polizia, che non appena è intervenuta ha cercato di calmare le due parti, prima che la situazione degenerasse, e nel frattempo si è fatta spiegare che cosa avesse provocato una simile discussione.
È così emerso che una delle residenti era da tempo che cercava un modo per allontanare dal palazzo i numerosi gatti randagi che si presentavano in zona. Si era quindi rivolta ad un veterinario e questo le aveva consigliato uno spray, non pericoloso ma efficace nell’allontanare gli animali. L’altra vicina, però, quando l’ha vista spruzzare quella sostanza si è subito agitata ed è intervenuta a fermare la donna. Questo soprattutto perché non voleva che la signora continuasse ad utilizzare lo spray in quelle zone del condominio che sarebbero state di comune utilizzo. Una discussione che però non si è svolta nel modo più civile possibile. Addirittura, ad un certo punto, la proprietaria dello spray lo avrebbe spruzzato anche addosso alla vicina. Un gesto non pericoloso, dato che non le ha provocato lesioni di alcun tipo e non ha dovuto far ricorso a cure mediche, ma di certo nemmeno un comportamento garbato. La lite da questo momento in poi non ha fatto altro che peggiorare. Sono infatti dovuti intervenire anche altri condomini, che hanno tentato in ogni modo di separare le due donne. Nel mentre le due non hanno mai smesso di discutere sul problema dei gatti e su chi avesse la responsabilità in merito alla loro presenza costante attorno al palazzo. Un argomento che, a quanto pare, era stato discusso più volte durante le assemblee condominiali, senza però trovare alcuna soluzione. La situazione è ritornata alla normalità soltanto grazie all’intervento di una Volante della polizia, che però ha impiegato circa mezz’ora a calmare le due vicine di casa. Una volta assicuratisi che il litigio fosse davvero sopito, i poliziotti si sono allontanati per riprendere il regolare servizio di controllo del territorio.