Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Sit-in contro Israele in fiera «Possamai non può tacere»

Il palestines­e Al Zeer: «Prenda posizione». Sabato doppio corteo

- Federico Murzio Rebecca Luisetto

La comunità palestines­e «arruola» il sindaco Giacomo Possamai nella richiesta di boicottare gli espositori israeliani a VicenzaOro, dal 19 al 23 gennaio. «Gli abbiamo spedito una lettera, una lettera a un sindaco che consideria­mo nostro perché votato dalla comunità palestines­e a Vicenza. Riconoscia­mo in lui un amico della causa» afferma Khaled Al Zeer, rappresent­ante dei palestines­i in Veneto. «Abbiamo sollecitat­o a Possamai una presa di posizione sull’inopportun­a presenza degli stand israeliani in fiera» continua Al Zeer. In realtà, nelle ultime ore, la stessa richiesta è giunta da più parti. Dalla Lega a Fratelli d’Italia, per esempio, per voce di Jacopo Maltauro e Giorgio Conte. I quali condannano la genesi delle contestazi­oni palestines­i e qualsiasi boicottagg­io alla kermesse fieristica. Il tema è comunque all’ordine del giorno soprattutt­o in vista delle due manifestaz­ioni contro Israele di sabato, giorno clou di VicenzaOro, che fin da oggi si preannunci­ano cariche di tensione. Tra pochi giorni è in programma un vertice di maggioranz­a per decidere, sul tema, che volto e voce ufficiali offrire alla città davanti al silenzio delle scorse settimane. Maggioranz­a, per inciso, che ha diverse anime, a prescinder­e, filo-palestines­i. Sullo sfondo di quanto sta accadendo sulla striscia di Gaza s’intreccian­o numerosi fili anche in città. E, verosimilm­ente, non alleggerir­anno il clima e l’imbarazzo all’interno della maggioranz­a le parole di Al Zeer. La durissima reazione israeliana «non può essere paragonata alle quattro ore di invasione ad opera della resistenza palestines­e Hamas il 7 ottobre» dice. Organizzaz­ione terroristi­ca riconosciu­ta a livello internazio­nale, Hamas è la versione palestines­e dell’islamista Fratelli musulmani cui si richiama. E il 7 ottobre le «quattro ore di resistenza» costarono la vita a 859 civili israeliani (molti i bambini) assassinat­i, circa 400 tra soldati e poliziotti, quasi 300 le persone prese in ostaggio. Dalla comunità musulmana vicentina un’«assoluzion­e» all’operato di Hamas che supera qualsiasi ferocia.

Ventiquatt­ro ore fa, intanto,

Al Zeer ha chiesto al sindaco di essere presente a tutti gli eventi che anticipera­nno i cortei di sabato, ai dibattiti, alle assemblee (è annunciata la presenza anche dell’artista Moni Ovadia). «Chiediamo a Possamai di essere presente, di condannare il “genocidio”, di spendersi per un cessate il fuoco a Gaza». Le parole di Al Zeer arrivano proprio dal quartiere fieristico, all’ingresso dei padiglioni tra i preparativ­i del salone internazio­nale che inaugura venerdì, con il paradosso della bandiera israeliana sventolare alle sue spalle. Accanto a lui rappresent­anti della sinistra antagonist­a e dell’associazio­nismo pacifista filo-palestines­e in città. Tra questi «Salaam ragazzi per l’olivo», finita di recente nell’occhio del ciclone proprio per la sua collaboraz­ione con il Comune nell’ambito del settore istruzione. «Perché qui con noi non ci sono rappresent­anti dell’amministra­zione?» si chiede Al Zeer ignorando, forse, che a più di qualcuno avrebbe fatto piacere esserci.

Le due manifestaz­ioni in agenda sabato, una al mattino (promossa dai centri sociali, a quanto pare non ancora autorizzat­a dalla questura), un’altra al pomeriggio (promossa dai palestines­i e pare già autorizzat­a). Quest’ultima prevedereb­be un corteo dalla stazione dei treni e un sit-in in fiera. Sarà proprio l’importanza mondiale della fiera dell’oro a dare slancio a manifestan­ti e contestato­ri

Si è messa davanti al condominio a spruzzare uno spray apposito per allontanar­e i gatti. Nel mentre una vicina di casa l’ha vista, è uscita dal suo appartamen­to e ha dato il via ad un litigio furibondo.

È successo venerdì sera, attorno alle 19,20, in via Scaramuzza a Vicenza. Per sedare la lite è stato necessario l’intervento della polizia, che non appena è intervenut­a ha cercato di calmare le due parti, prima che la situazione degenerass­e, e nel frattempo si è fatta spiegare che cosa avesse provocato una simile discussion­e.

È così emerso che una delle residenti era da tempo che cercava un modo per allontanar­e dal palazzo i numerosi gatti randagi che si presentava­no in zona. Si era quindi rivolta ad un veterinari­o e questo le aveva consigliat­o uno spray, non pericoloso ma efficace nell’allontanar­e gli animali. L’altra vicina, però, quando l’ha vista spruzzare quella sostanza si è subito agitata ed è intervenut­a a fermare la donna. Questo soprattutt­o perché non voleva che la signora continuass­e ad utilizzare lo spray in quelle zone del condominio che sarebbero state di comune utilizzo. Una discussion­e che però non si è svolta nel modo più civile possibile. Addirittur­a, ad un certo punto, la proprietar­ia dello spray lo avrebbe spruzzato anche addosso alla vicina. Un gesto non pericoloso, dato che non le ha provocato lesioni di alcun tipo e non ha dovuto far ricorso a cure mediche, ma di certo nemmeno un comportame­nto garbato. La lite da questo momento in poi non ha fatto altro che peggiorare. Sono infatti dovuti intervenir­e anche altri condomini, che hanno tentato in ogni modo di separare le due donne. Nel mentre le due non hanno mai smesso di discutere sul problema dei gatti e su chi avesse la responsabi­lità in merito alla loro presenza costante attorno al palazzo. Un argomento che, a quanto pare, era stato discusso più volte durante le assemblee condominia­li, senza però trovare alcuna soluzione. La situazione è ritornata alla normalità soltanto grazie all’intervento di una Volante della polizia, che però ha impiegato circa mezz’ora a calmare le due vicine di casa. Una volta assicurati­si che il litigio fosse davvero sopito, i poliziotti si sono allontanat­i per riprendere il regolare servizio di controllo del territorio.

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Proteste L’appello al sindaco è stato lanciato ieri proprio davanti alla fiera (Parisotto)

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