Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Frana, sopralluog­hi e controlli laValsugan­a chiusa per giorni

I primimassi sono stati tolti. La carreggiat­a si è spostata di cinque centimetri, la staticità del viadotto va verificata. Bloccata la ferrovia

- Barbara Todesco Silvano Bordignon

Si prospettan­o tempi lunghi per la riapertura della strada statale 47 della Valsugana, interessat­a nella mattinata di venerdì da una frana di notevoli dimensioni caduta all’altezza della frazione di San Marino. Una settimana, più probabilme­nte due, ma non è escluso che possa persino trattarsi di mesi. Trecento metri cubi il volume della frana che poco dopo le 12 di venerdì si è staccata dal versante occidental­e del massiccio del Grappa, ad un’altezza di circa 200 metri. Uno dei due pezzi di roccia più grossi, del volume di circa 25 metri cubi, ha finito la sua

"Bertin Gli eventi climatici estremi che negli ultimi anni stanno interessan­do anche il nostro territorio possono aver contribuit­o Penso alle forti piogge o al gelo improvviso seguito a un periodo di siccità

corsa contro uno dei piloni del viadotto su cui la Valsugana corre in quel tratto, provocando uno spostament­o di oltre 5 centimetri di parte della carreggiat­a. Per conoscere gli esiti delle ispezioni effettuate anche nella giornata di ieri dai tecnici di Anas sarà necessario attendere la prossima settimana. Solo allora si potrà conoscere se l’impatto tra il masso e il pilone di sostegno abbia minato la staticità della struttura. Intanto, nella giornata di ieri, la statale è stata ripulita e sono iniziate le attività di disgaggio della frana che proseguira­nno anche oggi. Ma potrebbe non bastare vista la quantità di detriti caduti e le loro dimensioni. Oltre al masso precipitat­o sotto all’impalcato della statale 47, su una strada secondaria e fortunatam­ente poco frequentat­a, a preoccupar­e sono i 25 metri cubi di materiale rimasti sospesi sopra alla galleria artificial­e su cui corre la ferroviari­a. Senza considerar­e che al momento non è possibile escludere che altre fette di montagna siano a rischio di

Fausto Padovan) stacco. Per questo ieri una squadra di geologi inviati dalla Rfi ha verificato il versante. Proprio la linea ferroviari­a Bassano - Trento ha registrato i danni più considerev­oli: completame­nte distrutta una tratta di binari, sono stati divelti anche i cavi di trasmissio­ne e tre barriere paramassi. Cosa possa avere provocato un simile distacco è difficile da stabilire ma come riferisce Mattia Bertin, ricercator­e bassanese dello Iuav di Venezia «gli eventi climatici estremi che negli ultimi anni stanno interessan­do anche il nostro territorio possono aver contribuit­o. Penso alle forti piogge - spiega - o al gelo improvviso seguito a un periodo di siccità». Gli esperti non confermano, ma non è escluso che anche la scossa di terremoto registrata solo una settimana fa nel Bassanese possa aver fatto la sua piccola parte.

Il vero problema adesso è quello della viabilità. Per quanto riguarda il trasporto ferroviari­o Trenitalia ha sospeso la tratta PrimolanoB­assano, attivando corse sostitutiv­e pace erano state scritte dai partecipan­ti al momento dell’assembrame­nto iniziale.

Presenti anche il sindaco Elena Pavan e l’ex sindaco Riccardo Poletto. «Con questo momento di guerra i giovani sono intervenut­i più numerosi» commenta Poletto, mentre foto Meneghini)

Pavan , nel chiudere la manifestaz­ione davanti alla Chiesa di San Giovanni ha raccoma n d a to a i r a g a z z i d i ricordarsi questi pensieri di pace quando saranno adulti. «Dovete continuare ad essere persone di pace, non corromperv­i alla guerra, come forse stanno facendo adesso gli adulti dimentichi di quando avevano da ragazzi pensieri di pace». Un discorso che ha ripreso in un certo modo il pensiero di Davide Ollearo, pastore protestant­e metodista bassanese che in apertura di marcia aveva detto. «La guerra in autobus senza alcuna tappa intermedia. L’obbligo per i mezzi di grandi dimensioni di utilizzare la Feltrina rischia di aumentare la durata del viaggio di due ore (www.trenitalia.com).

Sul fronte della viabilità locale, ill sindaco di Valbrenta Luca Ferazzoli ha firmato ieri un’ordinanza per la modifica temporanea della viabilità interna al suo comune. Fino alle 12 di domani la provincial­e Campesana sarà percorribi­le a senso unico in direzione nord-sud da Valstagna a Campolongo sul Brenta. I veicoli in arrivo da Bassano, invece, saranno deviati sul ponte di Campolongo per la successiva immissione sulla statale 47, percorribi­le verso nord fino al semaforo di Carpanè, e da qui nuovamente deviati sulla Campesana. L’intera tratta in questione sarà vietata ai mezzi pesanti, ai camper ed ai caravan che dovranno deviare il loro percorso sulla Feltrina. I limiti indicati dall’ordinanza del sindaco Ferazzoli non riguardera­nno però i residenti, i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine.

Per tutta la durata della fase emergenzia­le nella zona è prevista la presenza di due mezzi della polizia locale dell’Unione Montana del Bassanese, oltre ad una pattuglia della polizia stradale ed una dei carabinier­i. non è naturale, ma viene insegnata da una generazion­e all’altra. Dobbiamo spezzare questo passaggio». Tra i presenti commosse due professore­sse, Edda Moncecchi ed Alessandra Zilio, che nel 2017 hanno dato vita all’attività «Un filo che unisce» nel carcere di Vicenza. «I nostri carcerati, tutti maschi, hanno tessuto lo striscione iniziale» commentano, mentre dai microfoni Vito Alfieri Fontana, invitato dai due parroci Don Andrea Guglielmi e Don Matteo Zilio, ricordava a tutti l’esperienza dell’industrial­e che da costruttor­e di mine, si era dedicato allo sminamento nei territori di guerra. In chiusura non poteva mancare nella storica piazza della Libertà di Bassano l’esecuzione da un giovane gruppo bandistico, dell’Inno della Gioia di Beethoven, significat­ivamente inno di pace ed inno dell’Europa.

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ?? Uniti Striscioni, scritte e tanta partecipaz­ione al Cammino di pace che ieri pomeriggio ha attraversa­to Bassano, dagli Scalabrini alla piazza (
Uniti Striscioni, scritte e tanta partecipaz­ione al Cammino di pace che ieri pomeriggio ha attraversa­to Bassano, dagli Scalabrini alla piazza (
 ?? ?? Trecento metri cubi su binari e strada In alto un dettaglio di uno dei massi caduti dal Grappa, sotto una foto dal drone ( e sopralluog­hi
Trecento metri cubi su binari e strada In alto un dettaglio di uno dei massi caduti dal Grappa, sotto una foto dal drone ( e sopralluog­hi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy