Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Risiko inComune, cresce lo scontento
La riorganizzazione creamalumori anche in giunta. I sindacati: «Andava fatta, ma ci sono troppi squilibri»
Malumori tra gli assessori tenuti a freno a denti stretti. E malumori fuori giunta, tra impiegati e sindacati, tutt’altro che taciuti. Si parla ancora una volta della riorganizzazione della macchina comunale. Nel dettaglio dello schema di ripartizione dei funzionari a elevata qualificazione. Quarantuno in tutto. Lunedì, attraverso l’ufficio Risorse Umane, l’assessore al Personale Matteo Tosetto ha spedito la bozza della delibera dell’assegnazione di questi 41 funzionari in base ai settori, provvedimento che verosimilmente sarà discusso oggi in giunta.
Due gli elementi che attirano l’attenzione. Il primo tocca il settore Sociale, Partecipazione e Pari Opportunità: tutte deleghe, tranne le Pari Opportunità, affidata al vicesindaco Isabella Sala, in capo all’assessore al Personale, ossia Tosetto. Il quale «gioca» con sé stesso e fa l’en- plein vincendo cinque funzionari. Per sovrappiù per il settore Risorse Umane sono previsti altri due funzionari. Settore e Personale, di fatto, sono le aree che beneficiano del numero più significativo in riferimento a un unico assessore.
Il secondo elemento è riconducibile alla Cultura. «Ci chiediamo - osserva Elena Tonelli (Cisl) - se siano necessarie tutte quelle posizioni a
scapito, per dire, dell’Istruzione » . L’espressione « tutte quelle posizioni» si traduce in una cinquina: uno alle Attività Culturali, Turismo e Politiche Giovanili (delega, quest’ultima, in capo a Leonardo Nicolai che beneficia, nella ridistribuzione, di altri due funzionari), uno al settore musei civici, tre alla Biblioteca Bertoliana. «Una rimodulazione andava fatta sulla base di norme ed esigenze, compresa quella anti-corruzione - continua Tonelli - ma possiamo anche dire che ci sono margini di miglioramento». Sullo sfondo l’istanza dei dipendenti «che farebbero a meno di qualche funzionario per degli impiegati in più, considerato che il lavoro è svolto soprattutto da questi ultimi» afferma la sindacalista.
Dalla crisi pre e post natalizia sul contratto integrativo Rsu e sindacati si sono incontrati una prima volta con la dirigenza generale il 12 gennaio e in agenda c’è un’altra riunione il 22. «Stiamo discutendo sul regolamento delle posizioni organizzative» dice Maria Teresa Turetta ( Rsu). Quindi «abbiamo fatto le nostre contro proposte sulla base delle indicazioni dell’Anci, in particolare sulla rotazione degli incarichi dei funzionari che proponiamo ogni sei anni È uno stimolo anche per loro, per i funzionari, per valorizzare le professionali interne senza creare rendere di posizione che stanno perdurando anche da decenni». Nel complesso, dalla bozza di delibera, emerge che più della metà dei funzionari non sarà destinata a due aree descritte alla vigilia strategici: Economicofinanziaria e Sviluppo del territorio.
La Cisl I dipendenti farebbero volentieri ameno di qualche funzionario
Le Rsu Abbiamo fatto proposte sulla base di indicazioni dell’Anci