Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Attentato alla pizzeriaDa­Cuti aCassola vetri infranti euna tanica di benzina

Malvivente­messoinfug­adallegrid­adiunaresi­dente. L’ipotesidiu­naritorsio­ne, indaganoic­arabinieri

- Barbara Todesco

Un attentato incendiari­o in piena regola è quello che è stato sventato nella notte tra lunedì e martedì alla pizzeria ristorante Da Cuti di via Papa Giovanni XXIII a Cassola. Ad evitarlo le grida terrorizza­te della moglie del proprietar­io dell’immobile, che abita al piano superiore, svegliata all’improvviso, attorno alle 2.15 da un rumore sordo. Quello, si scoprirà poco dopo, della vetrata del locale infranta dai colpi di una mazza.

L’attentator­e, che ha agito a volto travisato, sentite le urla della donna ha compreso di essere stato scoperto e ha interrotto il suo folle piano. Dopo aver abbandonat­o una tanica da 25 litri quasi completame­nte piena di benzina, si è dato alla fuga, salendo su un’ auto che era stata nascosta poco distante.

Immediata è scattata la chiamata al 112: sul posto sono intervenut­i i carabinier­i della Compagnia di Bassano che nella mattinata di ieri hanno effettuato tutti i rilievi.

Ora in tutto il Bassanese è caccia all’attentator­e che non si esclude conoscesse bene lo stabile e sapesse che la telecamera posizionat­a sopra la porta d’ingresso della pizzeria

è fuori uso da qualche tempo.

Per chi ha assistito alla scena, invece, lo shock è ancora forte: «Quanto è successo poteva avere conseguenz­e tragiche e solo il risveglio di mia moglie ha scongiurat­o il peggio» è quanto ha dichiarato alle telecamere di Tva Bassano Notizie, Ottaviano Siniscalch­i, il proprietar­io dell’immobile.

«Siamo davvero scossi – ha proseguito – perché solo adesso ci rendiamo davvero

conto di cosa abbiamo vissuto: se tutta quella quantità di benzina trovata nella tanica fosse stata versata nel locale ed incendiata, la nostra vita sarebbe stata davvero a rischio».

Sotto shock anche il gestore della pizzeria, Giovanni Cutillo che da poco più di due anni ha rilevato l’attività a Cassola. «Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine – ha spiegato – e speriamo che risalgano in fretta al responsabi­le che dovrà essere punito». «Di certo non possiamo dire di sentirci tranquilli – ha continuato – ho figli e nipoti, spero proprio ci lascino lavorare senza altre sorprese».

Il locale, fortunatam­ente, non ha subito danni ingenti e l’attività pertanto anche ieri è proseguita regolarmen­te.

Intanto le indagini degli inquirenti spaziano a 360 gradi ma prima di tutto va individuat­o il vero destinatar­io dell’attentato: il gestore della pizzeria o il proprietar­io dell’immobile. Quel che è certo è che si è trattato di un’azione dal chiaro intento intimidato­rio contro un locale che, nel recente passato, ha vissuto diverse traversie terminate con una recente sentenza del tribunale. «Come proprietar­io, negli anni, ho dovuto combattere con mille episodi spiacevoli – commenta ancora Ottaviano Siniscalch­i – e finalmente con la nuova gestione della famiglia Cutillo pensavo di aver trovato la tranquilli­tà. Quanto accaduto, invece, dimostra l’esatto contrario ma sono convinto che le forze dell’ordine riuscirann­o a trovare il responsabi­le».

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Atto intimidato­rio Cassola, attentato nella notte tra lunedì e martedì alla pizzeria «Da Cuti»

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