Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza oro, festa per i 70 anni alberghi e ristoranti sold out
Baratto: «Sono tornati inmassa gli stranieri». La fiera apre domani
Nonostante manchino 24 ore all’apertura ufficiale di Vicenzaoro January, da Ieg si mantiene ancora il riserbo (che verrà sciolto solo oggi) su quali saranno le autorità che parteciperanno domani alla «Opening Ceremony», prevista per le 15, nel corso della quale si festeggerà anche il settantesimo compleanno di fondazione del salone (è la più longeva esposizione orafa esistente al mondo). L’apertura per i visitatori è invece fissata alle 10, visto che l’esperimento effettuato nella scorsa edizione di posticipare di un’ora entrata e uscita, evitando così di incrociare il traffico locale, sembra aver funzionato, così come la corsia preferenziale per taxi e Ncc (noleggio con conducente).
Per pochi giorni Vicenzaoro trasformerà la città in Vicenza d’oro. Non per tutti, naturalmente. A beneficiarne sono in particolare alberghi, hotel, relais, B&B e quanti affittano appartamenti tramite le apposite piattaforme, oltre che ristoranti, trattorie e agriturismi, che nei giorni di rassegna registrano quasi ovunque il tutto esaurito. Da domani a martedì, giorni di apertura dell’esposizione, chi volesse andare fuori a cena farebbe meglio a prenotare, nell’illusoria speranza di trovare un tavolo libero. «In effetti – risponde Gianluca Baratto, presidente provinciale degli albergatori aderenti a
Confcommercio -, sta andando anche meglio dello scorso anno, che già aveva fatto registrare ottimi risultati. Sono tornati in massa anche gli stranieri, attratti dalla cucina italiana e incuriositi da quella locale. Come sempre molti
colleghi hanno rinunciato al turno di chiusura del lunedì o del martedì, proprio per riuscire a soddisfare tutte le richieste». Situazione ancor più complessa negli alberghi dove moltissimi espositori prenotano di edizione in edizione. Situazione di cui beneficiano anche Padova e i complessi termali di Abano e Montegrotto. La polemica sui costi, che invariabilmente si ripete, fa irritare Oscar Zago, presidente degli albergatori vicentini di Confcommercio e consigliere di Federalberghi Veneto: «Ormai siamo perfino stanchi di ripeterlo – dice - : quando c’è molta domanda e poca offerta, in tutti i settori vi sono incrementi del prezzo. Credo sia giusto sottolineare che Vicenza, mediamente, ha dei costi alberghieri inferiori rispetto ad altre città venete, per cui alcuni prezzi, aumentati del 40 o 50 per cento, non si discostano di molto rispetto a quelli che si trovano normalmente da altre parti. Per non parlare di città come Milano o Roma».
Considerato che il settore orafo nel post pandemia è letteralmente volato con incrementi di fatturato a due cifre, immaginiamo non saranno certo questi i problemi degli orafi, impegnati invece con ben altri temi, come l’esponenziale incremento del costo della materia prima, i conflitti internazionali, non ultimo quello israeliano palestinese (con ricadute di proteste e presidi filopalestinesi proprio di fronte a viale dell’oreficeria) e la carenza di manodopera. A tal proposito l’11esima edizione di Vi off, il fuori fiera che si svolgerà da domani a domenica, sarà aperto proprio da una mattinata di formazione al teatro San Marco, alla quale parteciperanno oltre 400 studenti e che vedrà presenti i più importanti rappresentanti delle aziende orafe nazionali. Info su tutti gli eventi: www.vioff.it
Norme anti-traffico Confermate l’apertura dei saloni alle 10 e la corsia referenziale per taxi e Ncc