Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
In commissione Territorio «lezioni» di urbanistica per i propri componenti
Una commissione Territorio in agenda domani dedicata all’istruzione dei propri componenti. I quali sono, meglio, dovrebbero essere lì proprio perché esperti quantomeno di urbanistica. E non è l’unico elemento bizzarro giacché non solo la formazione sarà gratuita per i componenti ma gli stessi percepiranno il gettone per la presenza in commissione. Ossia, volgarizzando, «impareranno» e guadagneranno. A memoria non si era mai visto. L’opposizione di centrodestra va all’attacco. «Ma come – dicono – i candidati del centrosinistra non erano stati forse scelti per le loro competenze e gli incarichi assegnati seguendo lo stesso principio?». La commissione Territorio, che già dal nome offre il suo valore strategico, è stata convocata dalla presidente Cecilia Bassanello (Pd). Eloquente l’oggetto della convocazione: «Approfondimento formativo sui temi di urbanistica e pianificazione del territorio da sviluppare nel corso del 2024. Primo incontro». Il che significa che quantomeno sono previsti altri incontri. Il problema, anche politico, è tutt’altro che peregrino. Perché, si chiede già qualcuno, se la formazione per i nuovi arrivati inizia a sei mesi dal varo delle commissioni con quali capacità e criteri e competenze hanno affrontato e votato i temi urbanistici finora? Va detto che se la convocazione è rivolta ai consiglieri della commissione, i più interessati sono i nuovi arrivati, compresa la presidente. Fatta eccezione di Stefano Notarangelo (Rucco sindaco) che è architetto e Angelo Tonello (Pd) che è consigliere delegato alle grandi infrastrutture, si parla quindi di Beatrice Restuccia (Possamai sindaco), Elia Pizzolato (Civici con Possamai), Mattia Pilan (Coalizione civica-Verdi-Sinistra), Luca Poncato (Lista Tosetto). «Alla luce dei fatti – osserva Notarangelo - che la commissione Territorio, sin dalle prime sedute, data l’inadeguatezza tecnico-politica dei componenti della maggioranza, fosse articolata su un dialogo bilaterale tra tecnici relatori interni all’amministrazione e i soli componenti della minoranza è stato ed è un dato evidente». Ma «questo supera ogni minimo senso civico, etico e politico» dice Notarangelo. A fare lezione non l’assessore competente Cristina Balbi (Pd), difficilmente immaginabile nel ruolo di maestra, ma dirigenti comunali di settore. Pagati naturalmente.
Intanto, ieri, la conferenza dei capigruppo ha deciso la data del prossimo consiglio comunale. Sarà il 23 gennaio.