Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Smog, nemmeno la pioggia abbatte le polveri sottili già 7 giorni con Pm10 alte
Qualità dell’aria, nemmeno la pioggia è più sufficiente per abbattere in modo significativo le polveri sottili. Gli ultimi giorni della settimana si apprestano a essere come i primi, con un livello di Pm10 ben oltre il consentito. Nel frattempo, pur non avendo un riconosciuto speso specifico nella lotta allo smog, Palazzo Trissino ha sacrificato sull’altare di VicenzaOro la domenica ecologica. Era in agenda domenica, slitta di una settimana. L’assessore all’Ambiente Sara Baldinato (Possamai sindaco - in foto) assicura che «la zona interdetta sarà la stessa di sempre» così come le prescrizioni e deroghe non muteranno rispetto al recente passato. Ossia rispetto alle normative stabilite a suo tempo dall’amminis t r a z i o n e d i centrodestra. Nonostante, ammette l’assessore «si stia prendendo in considerazione un ampliamento del perimetro». Insomma, l’ex assessore Marco Antonio Dalla Pozza (Pd) ha fatto scuola e proselitismo. E il pensiero va a quando l’area rossa iniziava a San Lazzaro (a Ovest) e a San Pio X (a Est).
Polveri sottili, si diceva. I valori sono abbondantemente alti da tempo e le giornate di «normalità» non sono più variabili discriminanti. Lunedì le centraline Arpav in città hanno registrato 71 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria al Quartiere Italia, 74 in corso Santi Felice e Fortunato, 70 ai Ferrovieri. Martedì 72 al Quartiere Italia, 76 a San felice e Fortunato, 73 ai Ferrovieri. Mercoledì, con pioggia pressoché continua, 42 nel primo, 51 nel secondo, 52 nel terzo. Considerato che il tetto è 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria la gravità della situazione appare evidente. A conti fatti, dall’inizio del 2024, sono già 5 i giorni con valori fuori legge sia al Quartiere Italia sia in corso Santi Felice e Fortunato, 7 ai Ferrovieri. In misura altalenante, invece, i livelli del Pm2,5 (più pericolose delle Pm10) e dell’ozono. Nel complesso ma conosciuto scenario dell’Area di bacino padana non mancano le situazioni contraddittorie e verosimilmente sanzionabili. Ed è sufficiente una veloce passeggiata in cor so Pal ladio per rendersene conto. Nelle giornate con temperature basse parte significativa dei negozi mantiene porte aperte e impianti di riscaldamento in modalità «tropici». Di contro, spostandosi proprio in corso Santi Felice e Fortunato non è inusuale imbattersi in auto in sosta o furgoni fermi con il motore acceso, mentre i proprietari sono chiusi all’interno al telefono o all’esterno scaricando merci. Una volta vento e pioggia bastavano a ripulire l’aria, adesso non più. Non in città perlomeno.