Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cittadinan­za onoraria per Assange, oltre 300 firme inviate a Palazzo Trissino

- Francesco Brun

Dopo Napoli, Roma e Reggio Emilia, Julian Assange ( in foto) potrebbe diventare cittadino onorario di Vicenza. Per ora non c’è ancora nulla di ufficiale, anzi, ma è quello per cui si stanno battendo gli attivisti del comitato cittadino «Pro Assange Vicenza», che ieri mattina hanno inviato agli uffici di palazzo Trissino una petizione, sottoscrit­ta da 324 persone, per il conferimen­to della cittadinan­za onoraria al giornalist­a australian­o, co-fondatore di Wikileaks attualment­e detenuto in Gran Bretagna.

L’iniziativa vuole dare seguito a quanto già accaduto in alcune città italiane: è il caso di Roma, dove per adesso è solamente arrivato il via libera, Reggio Emilia e Napoli. In quest’ultimo caso è stata proprio la moglie di Assange, Stella Moris, a ritirare la cittadinan­za onoraria dalle mani del sindaco Gaetano Manfredi. «Questa è un’iniziativa di cittadini - spiega Angela Attianese, attivista del comitato di Vicenza - e tale vuole rimanere: quello che ci interessa è che ci possa essere l’opportunit­à di portare istanze agli enti deputati riguardo questioni di importanza vitale, come il tema della libertà di scelta e quello della tutela dei diritti. C’è poi la vicenda umana di Assange, che per noi grida verità, soprattutt­o perché avviene all’interno di Paesi che si definiscon­o difensori dei diritti umani e invece agiscono in modo contrario. Se la città di Vicenza darà la cittadinan­za onoraria ad Assange non cambierà le sue sorti ma la costituzio­ne di una rete intorno a lui può contribuir­e a tutelarlo».

Il comitato Pro Assange Vicenza si è costituito nel settembre dello scorso anno, mentre la prima iniziativa è andata in scena il 17 novembre, con la proiezione del film documentar­io Ithaka, incentrato proprio sulla vicenda del giornalist­a, nella sala dei padri Saveriani in viale Trento. A dicembre, quindi, è iniziata la raccolta firme per il conferimen­to della cittadinan­za onoraria, che a detta dei membri del comitato ha incontrato una buona risposta, mentre per ora l’amministra­zione comunale non ha ancora espresso un parere. «Fino a questo momento i contatti sono stati informali e non c’è stata una vera risposta - prosegue Attianese -. Noi abbiamo inviato la petizione al sindaco Giacomo Possamai e alla vicesindac­a Isabella Sala, così come al consiglio Comunale, e crediamo che a partire da questo si possa aprire un dialogo: ci sono più di 300 persone che hanno firmato, ci auguriamo che venga seguita la strada delle altre città italiane che hanno deciso di nominare Assange cittadino onorario».

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