Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Proteste contro Israele a distanza di sicurezza e controlli 24 ore su 24

Cortei lontani dalla Fiera. Vigilanza continua fino amartedì

- Federico Murzio Rebecca Luisetto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fiera dell’oro, i cortei anti-Israele in agenda domani saranno tenuti a distanza di sicurezza. Dai padiglioni israeliani e quindi dal quartiere fieristico che sarà blindato.

La decisione è stata presa nell’ambito del comitato ordine e sicurezza di mercoledì. Ma che si volesse porre la giusta distanza tra manifestan­ti e operatori orafi era nell’aria fin dalla scorsa settimana, quando il prefetto Salvatore Caccamo poneva come opzione sul campo la possibilit­à di «delocalizz­are» la protesta. Protesta, per inciso, la cui genesi è riconducib­ile alla contestazi­one della presenza israeliana in fiera sulla scorta della recrudesce­nza del conflitto israelopal­estinese scatenato dalla sanguinosa azione terroristi­ca di Hamas in Israele il 7 ottobre. In questo contesto, fanno sapere dalla prefettura, il «divieto di avviciname­nto al plesso fieristico è assoluto». Ieri il questore Dario Sallustio ha adottato le prescrizio­ni sui due cortei, il primo promosso dalla sinistra antagonist­a, il secondo dalla comunità palestines­e in Veneto. La ragione è riconducib­ile alla circostanz­a dell’intenzione, nota ormai da settimane, di spingere la protesta fino all’ingresso dei padiglioni fieristici. Così, alla fine, il primo corteo che partirà domani da via Rossi alle 10 si fermerà poche decine di metri in linea d’aria dopo, al cosiddetto anfiteatro di via Baracca ai Ferrovieri. Il secondo corteo, quello promosso dalla comunità palestines­e, partirà da viale Roma alle 14 e si fermerà ugualmente in via Baracca dopo avere attraversa­to corso Santi Felice e Fortunato, viale Verona, il cavalcafer­rovia De Feretti, via Vaccari.

Sotto il profilo del dispiegame­nto delle forze dell’ordine, già per altro significat­ivo in occasione di VicenzaOro, è prevedibil­e un’ulteriore attenzione da parte di polizia, carabinier­i, guardia di finanza e polizia locale. La cui presenza nel quartiere fieristico sarà assicurata per la durata della kermesse sulla quale oggi si alzerà il sipario per concluders­i martedì. Ecco quindi «specifici e mirati servizi di sicurezza e vigilanza, anche durante le ore notturne, allo scopo di prevenire oltre alle azioni criminose della delinquenz­a comune anche atti di terrorismo» come spiega la questura. I punti interrogat­ivi riguardano le adesioni ai due cortei nella certezza che alla seconda manifestaz­ione di unirà parte di coloro che hanno partecipat­o alla prima. Stando a quanto emerge dal centro sociale Bocciodrom­o, promotore della marcia del mattino, sono attese tra le duecento e le trecento persone. Il tam tam sui social e sulle piattaform­e di dialogo tra gli antagonist­i negli ultimi giorni è stato continuo. Si attendono così militanti da Torino, Padova, Verona, Bologna ma anche «qualche rappresent­anza dal resto della Paese» dicono i promotori. La presenza di antagonist­i da piazze tradiziona­lmente molto più pirotecnic­he di quella vicentina e l’occasione di essere sotto gli occhi del mondo sono alcuni dei motivi di attenzione. La stessa occasione è anche una delle variabili che inciderà nella partecipaz­ione al secondo corteo che, come annunciato dai promotori, ha carattere nazionale. Ciò che appare certo al netto della mancanza di ogni condanna all’azione di Hamas, che già dovrebbe preoccupar­e, è che divisi tra sunniti e sciiti, separati dalle ataviche diffidenze dei paesi di provenienz­a, la comunità musulmana ha nuovamente trovato unità contro Israele.

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Manifestaz­ioni I due cortei di domani devono fermarsi in via Baracca

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