Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Proteste contro Israele a distanza di sicurezza e controlli 24 ore su 24
Cortei lontani dalla Fiera. Vigilanza continua fino amartedì
Fiera dell’oro, i cortei anti-Israele in agenda domani saranno tenuti a distanza di sicurezza. Dai padiglioni israeliani e quindi dal quartiere fieristico che sarà blindato.
La decisione è stata presa nell’ambito del comitato ordine e sicurezza di mercoledì. Ma che si volesse porre la giusta distanza tra manifestanti e operatori orafi era nell’aria fin dalla scorsa settimana, quando il prefetto Salvatore Caccamo poneva come opzione sul campo la possibilità di «delocalizzare» la protesta. Protesta, per inciso, la cui genesi è riconducibile alla contestazione della presenza israeliana in fiera sulla scorta della recrudescenza del conflitto israelopalestinese scatenato dalla sanguinosa azione terroristica di Hamas in Israele il 7 ottobre. In questo contesto, fanno sapere dalla prefettura, il «divieto di avvicinamento al plesso fieristico è assoluto». Ieri il questore Dario Sallustio ha adottato le prescrizioni sui due cortei, il primo promosso dalla sinistra antagonista, il secondo dalla comunità palestinese in Veneto. La ragione è riconducibile alla circostanza dell’intenzione, nota ormai da settimane, di spingere la protesta fino all’ingresso dei padiglioni fieristici. Così, alla fine, il primo corteo che partirà domani da via Rossi alle 10 si fermerà poche decine di metri in linea d’aria dopo, al cosiddetto anfiteatro di via Baracca ai Ferrovieri. Il secondo corteo, quello promosso dalla comunità palestinese, partirà da viale Roma alle 14 e si fermerà ugualmente in via Baracca dopo avere attraversato corso Santi Felice e Fortunato, viale Verona, il cavalcaferrovia De Feretti, via Vaccari.
Sotto il profilo del dispiegamento delle forze dell’ordine, già per altro significativo in occasione di VicenzaOro, è prevedibile un’ulteriore attenzione da parte di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. La cui presenza nel quartiere fieristico sarà assicurata per la durata della kermesse sulla quale oggi si alzerà il sipario per concludersi martedì. Ecco quindi «specifici e mirati servizi di sicurezza e vigilanza, anche durante le ore notturne, allo scopo di prevenire oltre alle azioni criminose della delinquenza comune anche atti di terrorismo» come spiega la questura. I punti interrogativi riguardano le adesioni ai due cortei nella certezza che alla seconda manifestazione di unirà parte di coloro che hanno partecipato alla prima. Stando a quanto emerge dal centro sociale Bocciodromo, promotore della marcia del mattino, sono attese tra le duecento e le trecento persone. Il tam tam sui social e sulle piattaforme di dialogo tra gli antagonisti negli ultimi giorni è stato continuo. Si attendono così militanti da Torino, Padova, Verona, Bologna ma anche «qualche rappresentanza dal resto della Paese» dicono i promotori. La presenza di antagonisti da piazze tradizionalmente molto più pirotecniche di quella vicentina e l’occasione di essere sotto gli occhi del mondo sono alcuni dei motivi di attenzione. La stessa occasione è anche una delle variabili che inciderà nella partecipazione al secondo corteo che, come annunciato dai promotori, ha carattere nazionale. Ciò che appare certo al netto della mancanza di ogni condanna all’azione di Hamas, che già dovrebbe preoccupare, è che divisi tra sunniti e sciiti, separati dalle ataviche diffidenze dei paesi di provenienza, la comunità musulmana ha nuovamente trovato unità contro Israele.