Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Costretti a lavorare a vivere nel laboratorio tessile, sanzioni da 170mila euro
Quel continuo viavai di cinesi da uno stabile di Mussolente non era certo passato inosservato. Così, nei giorni scorsi, i carabinieri della compagnia di Bassano, assieme ai militari del Nucleo ispettorato lavoro, si sono presentati alla porta del laboratorio tessile, gestito da una cinquantaduenne orientale. Nei due piani dello stabile, appena entrati, hanno trovato 12 persone intente a confezionare capi di abbigliamento: undici di loro di nazionalità cinese, uno invece con passaporto pakistano. Sono bastate poche verifiche ai carabinieri per scoprire che oltre la metà dei dipendenti, otto per la precisione erano impiegati «in nero», mentre sei sono risultati gli irregolari sul territorio italiano. Al momento del blitz, i due stanzoni principali del laboratorio, erano stracolmi di materiale semilavorato: tessuti e abiti di apparente pregio quasi pronti per la vendita, mentre gli operai erano intenti a confezionare i capi (in prevalenza materiale tecnico-sportivo), in condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza a dir poco precarie.
Accanto ai locali dedicati all’attività produttiva del laboratorio tessile, altre stanze fungevano da dormitori, con i lavoratori costretti a trascorrere notte e giorno all’interno dell’azienda di Mussolente.
Inevitabili sono scattati i sigilli all’attività mentre lo stabile è stato immediatamente posto sotto sequestro. Sette, invece, le denunce alla procura di Vicenza: quella per la titolare dell’attività, la cinese di 52 anni, e per i sei stranieri irregolari in Italia. Pesantissime anche le sanzioni penali e amministrative che complessivamente ammontano ad oltre 170 mila euro.
Sull’intervento portato a termine nei giorni scorsi dai carabinieri, ieri è intervenuto anche «Uil Veneto Vicenza»: «Ringraziamo l’intervento dei carabinieri grazie al quale si è messa la parola fine ad una situazione vergognosa
e inaccettabile che si perpetrava all’interno di un laboratorio tessile - fa sapere il sindacato - Siamo sconcertati per quanto è emerso nel territorio vicentino, “a casa nostra” e chiediamo con determinazione, per contrastare irregolarità e abusivismo nel lavoro, di fare squadra insieme con le istituzioni e gli organismi datoriali. Solo così garantiremo dignità e sicurezza al lavoro e ai lavoratori».