Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Concerto in Basilica, biglietti già sold out ma nel portale se ne trovano 50 (e non 200)
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Un concerto per la città, certo. Ma quale città? Si parla della sonata perduta di Vivaldi, che ritrovata sarà suonata per la prima volta in Basilica il 27 gennaio dall’orchestra del teatro La Fenice di Venezia. Annunciato da Palazzo Trissino giovedì, le prenotazioni per i biglietti tramite il portale mostreinbasilica. it erano possibili dalle 12 alle 19 di ieri. Ed è facile immaginare che la gratuità dell’ingresso, come da tradizione italiana, abbia rappresentato uno stimolo culturale in più anche per coloro che di musica masticano poco o nulla ma a cui piace l’idea, e della gratuità e del contesto.
Le criticità iniziano da qui. Meglio: dai posti disponibili e al loro accesso. Durante la conferenza stampa di presentazione si è parlato di 200 posti a disposizione. Un numero, va detto, già di per sé limitato alla luce della circostanza che parte importante degli spazi nel salone della Basilica devono considerare l’«ingombro» rappresentato dall’allestimento «Caravaggio, Van Dyck, Sassolino. Tre capolavori a Vicenza». Considerato che l’appuntamento musicale con l’orchestra de La Fenice è promosso nell’ambito del medesimo allestimento è difficile pensare a un abbandono prima del tempo delle tre opere d’arte. Duecento posti, si diceva. Uno dei primi ostacoli si è presentato davanti lo schermo di chi ha provato a prenotare ieri, come previsto, dalle 12 in poi. Perché, da quanto emerge, alle 12,05 era già tutto sold out. Ciò che ha attirato l’attenzione è vedere nero su bianco la scritta «limite di 50 posti». Sui social sono spuntate le proteste. Nel pomeriggio, accedendo nuovamente alla piattaforma e rimandati, per la prenotazione, a ticketlandia.com, si poteva leggere sotto la scritta «Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria» un altro avviso. Ossia «nei prossimi giorni verranno riaperte le prenotazioni per alcuni posti tornati disponibili». Fermo restando che nell’avviso non sono stati specificati i paletti temporali, non appare chiaro se i «posti tornati disponibili» siano tra i 50 che la piattaforma riserva all’evento o siano tra gli altri. Ma è su questi «altri», tre quarti del totale dichiarato, che si apre la discussione accreditando l’ipotesi di trovarsi davanti a posti già in qualche modo riservati. Il che sembrerebbe offrire un significato esclusivo alla già definita esclusività e straordinarietà del concerto. Sulla cui organizzazione un ruolo definitivo hanno avuto gli sponsor. E sui cui contenuti e suggestioni cresce la curiosità di appassionati e non, e di coloro che potranno vantare «Io c’ero».
Ingresso gratuito Nel pomeriggio l’annuncio di altri posti nei prossimi giorni ma non si sa quanti