Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cortei anti Israele, il sindaco Possamai «Manifestate inmaniera civile e democratica»
Due cortei, una città alla finestra. E, dati per certi, disagi alla viabilità in giornate in cui gli stessi sono quotidiani. La protesta antiIsraele, con il pretesto della presenza di stand israeliani alla Fiera dell’oro, si concretizza oggi e avrà il suo epicentro al quartiere Ferrovieri. Il sindaco Giacomo Possamai si «augura che le manifestazioni si svolgano nella maniera più civile e democratica possibile». Intanto, +Europa organizza per le 18 di giovedì in via Cavour un incontro contro l’antisemitismo. Riflettori e attenzioni sono però sull’oggi. Il primo corteo è su input del Bocciodromo e conta dell’adesione di altri centri sociali del Nord Italia. La partenza è alle 10,30 da via Rossi e si snoderà per le strade del quartiere fino a via Baracca, laddove le prescrizioni della questura hanno delimitato la presenza dei manifestanti. Il tutto si dovrebbe concludere per le 13. Il secondo corteo ha carattere nazionale ed è promosso dalla comunità palestinese. L’assembramento sarà alle 14 in viale Roma, poi i partecipanti marceranno per corso Santi Felice e Fortunato, viale Verona,
devieranno poi per il cavalcaferrovia De Feretti, via Vaccari fino a in via Baracca. La conclusione dell’evento è prevista alle 19. L’assessore alla Mobilità Cristiano Spiller spiega che «non ci sono ordinanze di modifica alla viabilità sulla scorta delle prescrizioni della questura». Ma è facile prevedere rallentamenti soprattutto in occasione del secondo corteo. Entrambi i cortei, va detto, avevano chiesto di giungere fino l’ingresso della Fiera. Ipotesi bocciata dal comitato ordine e sicurezza presieduto dal prefetto Salvatore Caccamo. Da Palazzo Volpe, giovedì, si è affermato «l’assoluto divieto di avvicinamento al plesso fieristico». Già presenti in modo capillare durante le kermesse orafe, l’impegno di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale sarà ancora più significativo. Proprio alla locale è affidato l’onere di regolare la circolazione e assicurarsi che sia rispettato il divieto di sosta stabilito nei punti più sensibili. Nell’ambito delle misure di sicurezza, lungo i due tragitti, sono stati rimossi i cassonetti.
La città è alla finestra, si diceva. Difficile alla vigilia azzardare ipotesi sulla partecipazione. E, più che al primo corteo, curiosità e timori sono riservati al secondo. Giacché né dalla comunità palestinese né dalla comunità musulmana vicentina nel suo complesso sono mai giunte condanne, dissociazioni o quantomeno distinguo da Hamas (versione palestinese dell’islamista Fratelli musulmani) e dall’azione del 7 ottobre che ha scatenato una recrudescenza del conflitto israelo-palestinese.