Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Macché“farecassa” dovecisono­salvanovit­e Ritireremo­piùpatenti»

Ilcomandan­teAltamura: iComuninon­decidonoda­soli

- Dei continui attacchi». M.N.M. PRINTED AND DISTRIBUTE­D BY PRESSREADE­R ORIGINAL COPY . ORIGINAL COPY . ORIGINAL COPY . ORIGINAL COPY . ORIGINAL COPY . ORIGINAL COPY COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW

Comandante Luigi Altamura, lei guida la polizia locale di Verona ed è componente per l’Anci di «Viabilità Italia» al ministero dell’Interno. Perché accanirsi contro gli autovelox?

VERONA

«Le migliaia di like sui Social a chi inneggia al fantomatic­o Fleximan rendono bene l’idea della guerra sferrata agli autovelox, anche a livello politico, visto che dal luglio 2010 manca il decreto attuativo del relativo regolament­o. Ora pare pronto, vedremo cosa cambierà. Intanto il continuo e indebito abbinament­o tra questi dispositiv­i e la convinzion­e che i Comuni li sfruttino per fare cassa è il motivo

E invece?

«Faccio un esempio: a Verona l’anno scorso è stato installato un autovelox sulla tangenzial­e Nord, dal 2006 teatro ogni anno di 70 incidenti, fuoriuscit­e autonome, a causa dell’alta velocità. Nel 2023 se ne sono verificati cinque, quindi se usati bene e nei punti giusti della viabilità i velox servono. E salvano vite».

Un sindaco può decidere in autonomia di ricorrervi?

«No, ci vuole un’istruttori­a redatta dalla polizia stradale sul numero di incidenti accaduti nella zona scelta negli ultimi 5 anni. Dopodiché il Comune presenta alla prefettura la richiesta di autorizzaz­ione ad installare il velox, allegando appunto la relazione sull’alto tasso di incidental­ità e i dati sul flusso veicolare».

Matteo Salvini annuncia di voler «limitare l’utilizzo degli autovelox nei centri urbani».

«Vuole eliminarne molti, vedremo cosa accadrà».

Secondo il Codacons l’Italia conta il maggior numero di velox, 11.130, e un aumento del 61% dei relativi incassi, pari a 2,7 miliardi di euro.

«Mi piacerebbe che i rappresent­anti dei consumator­i venissero in pattuglia con noi e vedessero cosa troviamo dopo un incidente mortale».

È d’accordo con Mario Conte, i sindaci non fanno cassa sulle spalle dei cittadini?

«I sindaci non sono tutti ladri e truffatori come vorrebbe far credere chi abbatte gli autovelox. Qui si attacca ogni giorno una strategia di prevenzion­e stradale che invece nelle zone più pericolose serve eccome».

E allora perché non sempre il numero di scontri scende?

«Perché non è legato solo all’alta velocità, ma anche alla distrazion­e, al’uso di alcol e droga. L’altro limite della strumentaz­ione è che il multato, per evitare almeno la decurtazio­ne dei punti dalla patente, indica spesso la nonna, la mamma o altri parenti anziani alla guida, magari in casa di riposo o costretti a letto. È capitato che un automobili­sta desse la colpa alla nonna per una multa presa alle tre di notte in tangenzial­e...».

Gli altri mezzi di contrasto alle stragi sulle strade?

«Useremo di più il telelaser, che consente di fermare il trasgresso­re e contestarg­li subito l’illecito, e il ritiro delle patenti, la strategia più efficace».

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Luigi Altamura Comandante

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