Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Funzionari, niente rotazioni «Così manca la trasparenza»
Ennesimo incontro al fulmicotone tra Rsu e sindacati da una parte, e la direzione generale del Comune dall’altra. Tanto che, da quanto è filtrato, la Rsu non voleva nemmeno firmare il verbale di confronto in mancanza di tempistiche certe sulla redazione del Regolamento sulle progressioni verticali e su quello del lavoro agile, in assenza di soluzioni sui problemi irrisolti sul Comando della polizia locale e sul contratto decentrato. Inoltre, tema che ha scaldato gli animi, Palazzo Trissino avrebbe rifiutato il principio di rotazione degli incarichi ogni sei anni dei funzionari, così come indicato anche dalle linee guida dall’Anci. «La rotazione - spiega Maria Teresa Turetta (Rsu) - è un principio di trasparenza. È uno stimolo per non creare rendite di posizione e per l’utilità stessa delle posizione organizzative». Il fil-rouge della posizione delle rappresentanti sindacali nel chiedere un periodico ricambio degli incarichi dei funzionari affonda anche nella recente attualità. Fermo restando la presunzione d’innocenza «è un po’ troppo facile scaricare il “mostro” di turno, o funzionari promossi temporaneamente a dirigenti. Ogni funzionario ha un dirigente responsabile. Dove sono questi nelle situazioni critiche? - aggiunge Turetta -. Il problema è che poi agli occhi dell’opinione pubblica il personale comunale è schermito nella sua interezza, senza distinzioni». E questo, dal punto di vista della Rsu, non è solo uno degli scogli da superare. «Non si capisce - osserva Turetta - perché le cosiddette posizioni organizzative (leggi funzionari, ndr.) siano aperte anche ai neo assunti senza esperienze nel pubblico mentre l’accesso al personale già dipendente è vincolato dal “voto” dei dirigenti. Queste sono deroghe che innescano o portano a discriminazioni». E tutto questo sullo sfondo dell’intervento di pochi giorni fa del sindacato dei dirigenti pubblici (Direl) che bocciava la proposta della direzione generale del Comune della ripartizione dei funzionari ad elevata qualificazione. Una bocciatura tecnica che accredita una bocciatura politica, non la prima dall’insediamento del centrosinistra a Palazzo Trissino, della delegazione dell’amministrazione al tavolo di confronto. ( f.m.)
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Marco Zilio
Le cariche della polizia sono state troppo dure, Israele si serve di questa vendita del lusso per finanziare la guerra