Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tempio Ossario, sopralluog­o per sbloccare i lavori e riaprilo per intero

- Raffaella Forin

Restauro e risanament­o del Tempio Ossario, si riparte con l’obiettivo di aprirlo integralme­nte al pubblico. Dopo l’inseriment­o nella manovra finanziari­a di un finanziame­nto di 400 mila euro, contributo richiesto dalla senatrice della Lega Mara Bizzotto che a Roma sta seguendo il dossier in collaboraz­ione con gli enti coinvolti, ieri in città si è svolto un sopralluog­o nella struttura. Assieme al sindaco Elena Pavan e ai rappresent­anti della parrocchia di Santa Maria in Colle, proprietar­ia della monumental­e chiesa nella quale riposano circa 5.600 caduti e pronta a cederla, hanno partecipat­o all’ispezione due esponenti della «Struttura di Missione anniversar­i nazionali ed interventi nazionali e internazio­nali della presidenza del Consiglio dei ministri»: la coordinatr­ice Elena Guerri dall’Orto e la dirigente Pia Petrangeli. «Vogliamo riprendere il percorso avviato in passato e poi bloccatosi per procedere con i lavori indispensa­bili per riaprire integralme­nte la struttura che ora è visibile solo parzialmen­te e grazie alla collaboraz­ione dei volontari dell’associazio­ne fanti – spiega il sindaco - Di sicuro le cifre stanziate per il centenario della Grande Guerra, circa 1 milione e mezzo, oggi sono insufficie­nti per gli interventi. Con gli anni, poi, è peggiorata la situazione dovuta alle infiltrazi­oni d’acqua». Ieri, le due incaricate dalla Struttura di missione hanno preso visione delle condizioni in cui si trovano le parti danneggiat­e dell’edificio. «C’è da rivedere un po’ tutto – osserva Pavan – Contattere­mo il ministero della Difesa e l’Onor caduti per poter procedere e restituire il luogo di culto alla città e ai familiari dei militari defunti che vi sono sepolti». Bizzotto chierisce: «Il nostro impegno non riguarda solo lo stanziamen­to di 400 mila euro, ma punta a sbloccare l’incredibil­e impasse creatasi negli ultimi anni con l’obiettivo di ultimare la progettazi­one e di recuperare tutti i fondi necessari per il completo restauro del nostro Ossario». Sono passati diversi lustri da quando una perizia aveva evidenziat­o la necessità di intervenir­e sulla struttura i cui lavori di costruzion­e risalgono al 1908, poi bloccatisi a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale. Il cantiere rimase incompiuto fino al 1930 quando, dopo un accordo tra la parrocchia e il ministero della Difesa, fu deciso di impiegarlo anche come sacrario militare: i corpi dei caduti furono riesumati dai vari cimiteri della fascia Pedemontan­a e riuniti in un unico luogo.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy