Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Coppa Italia, il Padova a Lucca tra turnover e big da rodare
Oggi (ore 18,30) l’andata di semifinale. Crisetig e Zamparo schierati dall’inizio
Un occhio al campo e l’altro al mercato, a caccia di eventuali occasioni last minute per rinforzare difesa e centrocampo. Ma non tira aria di rivoluzioni a Padova dopo le tre operazioni concluse nella prima metà del mese di gennaio con gli arrivi di Mattia Tordini, Lorenzo Crisetig e Luca Zamparo per alzare il livello di competitività della rosa e garantire alternative di livello in ogni settore del campo.
L’ultimo innesto, a poco più di una settimana dalla fine della sessione di gennaio di calciomercato, potrebbe riguardare la difesa in caso di partenza di Bernardo Calabrese, ma al momento i pensieri principali vanno al calcio giocato e non a quello dietro la scrivania.
Oggi alle 18.30 in arrivo c’è l’andata delle semifinali di Coppa Italia in programma al
Porta Elisa di Lucca, dove la Lucchese proverà a interrompere l’imbattibilità nella competizione della squadra di Vincenzo Torrente, che sinora ha perso soltanto una volta dall’inizio dell’anno, nella fattispecie lo scontro diretto col Mantova in campionato.
Oggi arriverà un’occasione propizia per dare minutaggio ai nuovi arrivati. Ci sarà spazio dall’inizio per Zamparo e Crisetig, che potranno migliorare la forma fisica, mentre Tordini avrà spazio a gara in corso.
Il perché è presto spiegato.
Pur avendolo provato varie volte in allenamento e in partita a Legnago, Torrente non ha avuto le risposte che sperava dal 3-4-2-1.
Per questo si andrà avanti con l’ipercollaudato 3-5-2 anche in Coppa Italia e davanti ci saranno Palombi e Zamparo: «La Lucchese è un avversario che vorrà vincere - analizza alla vigilia Torrente - con giocatori davanti di qualità. Noi andiamo a Lucca per provare a vincere. Ci siamo preparati al meglio. Loro hanno buone individualità, con giocatori fisici in mezzo e dietro, e rapidi davanti. Le partite si devono giocare e sudare, esattamente come contro l’Alessandria. Per quanto riguarda il campionato i conti si fanno alla fine. Cerchiamo di pensare a noi, senza rivolgere il pensiero a chi è davanti. Oggi non ci saranno Cretella e Varas. Kevin è un po’ stanco, ha un piccolo problema al tallone e quindi riposerà».
Alle porte si affaccia anche un nuovo, inevitabile, dualismo fra Crisetig e Radrezza, visto che il centrocampista friulano ha sempre giocato da regista e l’idolo di casa si è imposto negli ultimi mesi nello stesso ruolo.
Torrente, però, ipotizza una convivenza «civile» fra i due: «Concentriamoci su una partita alla volta. Poi domenica siamo a Novara - taglia corto l’allenatore biancoscudato - e sarà una sfida importante. Anche gestione degli uomini a livello di minuti sarà importante. Non dovremo fare calcoli. Crisetig regista al posto di Radrezza? Non cominciamo con questo giochino (ride ndr). Possono giocare assieme. Per quanto riguarda la squadra, deve essere più spensierata, più leggera e giocare con la mente libera. Solo così potrà ottenere i risultati che stiamo inseguendo dall’inizio dell’anno» conclude l’allenatore.
L’approccio di Torrente Moduli? Ruoli? L’importante è che la squadra giochi amente libera, solo così potrà ottenere i risultati che ci aspettiamo dall’inizio