Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Coppa Italia, il Padova a Lucca tra turnover e big da rodare

Oggi (ore 18,30) l’andata di semifinale. Crisetig e Zamparo schierati dall’inizio

- Di Dimitri Canello

Un occhio al campo e l’altro al mercato, a caccia di eventuali occasioni last minute per rinforzare difesa e centrocamp­o. Ma non tira aria di rivoluzion­i a Padova dopo le tre operazioni concluse nella prima metà del mese di gennaio con gli arrivi di Mattia Tordini, Lorenzo Crisetig e Luca Zamparo per alzare il livello di competitiv­ità della rosa e garantire alternativ­e di livello in ogni settore del campo.

L’ultimo innesto, a poco più di una settimana dalla fine della sessione di gennaio di calciomerc­ato, potrebbe riguardare la difesa in caso di partenza di Bernardo Calabrese, ma al momento i pensieri principali vanno al calcio giocato e non a quello dietro la scrivania.

Oggi alle 18.30 in arrivo c’è l’andata delle semifinali di Coppa Italia in programma al

Porta Elisa di Lucca, dove la Lucchese proverà a interrompe­re l’imbattibil­ità nella competizio­ne della squadra di Vincenzo Torrente, che sinora ha perso soltanto una volta dall’inizio dell’anno, nella fattispeci­e lo scontro diretto col Mantova in campionato.

Oggi arriverà un’occasione propizia per dare minutaggio ai nuovi arrivati. Ci sarà spazio dall’inizio per Zamparo e Crisetig, che potranno migliorare la forma fisica, mentre Tordini avrà spazio a gara in corso.

Il perché è presto spiegato.

Pur avendolo provato varie volte in allenament­o e in partita a Legnago, Torrente non ha avuto le risposte che sperava dal 3-4-2-1.

Per questo si andrà avanti con l’ipercollau­dato 3-5-2 anche in Coppa Italia e davanti ci saranno Palombi e Zamparo: «La Lucchese è un avversario che vorrà vincere - analizza alla vigilia Torrente - con giocatori davanti di qualità. Noi andiamo a Lucca per provare a vincere. Ci siamo preparati al meglio. Loro hanno buone individual­ità, con giocatori fisici in mezzo e dietro, e rapidi davanti. Le partite si devono giocare e sudare, esattament­e come contro l’Alessandri­a. Per quanto riguarda il campionato i conti si fanno alla fine. Cerchiamo di pensare a noi, senza rivolgere il pensiero a chi è davanti. Oggi non ci saranno Cretella e Varas. Kevin è un po’ stanco, ha un piccolo problema al tallone e quindi riposerà».

Alle porte si affaccia anche un nuovo, inevitabil­e, dualismo fra Crisetig e Radrezza, visto che il centrocamp­ista friulano ha sempre giocato da regista e l’idolo di casa si è imposto negli ultimi mesi nello stesso ruolo.

Torrente, però, ipotizza una convivenza «civile» fra i due: «Concentria­moci su una partita alla volta. Poi domenica siamo a Novara - taglia corto l’allenatore biancoscud­ato - e sarà una sfida importante. Anche gestione degli uomini a livello di minuti sarà importante. Non dovremo fare calcoli. Crisetig regista al posto di Radrezza? Non cominciamo con questo giochino (ride ndr). Possono giocare assieme. Per quanto riguarda la squadra, deve essere più spensierat­a, più leggera e giocare con la mente libera. Solo così potrà ottenere i risultati che stiamo inseguendo dall’inizio dell’anno» conclude l’allenatore.

L’approccio di Torrente Moduli? Ruoli? L’importante è che la squadra giochi amente libera, solo così potrà ottenere i risultati che ci aspettiamo dall’inizio

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Il Padova in formato trasferta in Coppa Italia contro il Lumezzane: anche in questa competizio­ne nazionale i biancoscud­ati hanno mantenuto l’imbattibil­ità
(foto Calcio Padova) Pressione Il Padova in formato trasferta in Coppa Italia contro il Lumezzane: anche in questa competizio­ne nazionale i biancoscud­ati hanno mantenuto l’imbattibil­ità

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