Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuova sede Iuav e parco urbano SanBiagio punta alla sua rinascita
Il cantiere per l’università all’ex Aci è ormai chiuso, lavori anche alle ex carceri
Contra’ Pedemuro San Biagio scommette sulla sua rinascita. Forse non alla velocità dei desiderata ma con una trasformazione dettata da tempi tecnici, disponibilità di risorse, lavori, burocrazia.
Il sopralluogo di ieri pomeriggio al Palazzo ex Aci accanto alla conferma di un cantiere in orario sulla tabella di marcia e alla prospettiva che gli studenti dello Iuav di Venezia entrino nelle aule nella seconda parte dell’anno accademico, attira l’attenzione sull’ex carcere chiuso e abbandonato dal 1986. Ottenuta la concessione temporanea dal Demanio per l’utilizzo di uno dei cortili, l’amministrazione lavora per trasformare quella porzione di carcere in un parco urbano. Sotto il profilo operativo l’intenzione è affidare lo studio di fattibilità e la progettazione a dei professionisti esterni che poi seguirà anche la realizzazione. Da quanto emerge Palazzo Trissino si è dato un budget, tutto compreso, che va dai 200 ai 300 mila euro. «Risorse – dice l’assessore all’Urbanistica Cristina Balbi – che saranno attinte dal capitolo Aree Verdi». Se la cifra sia congrua si vedrà. L’intenzione dell’amministrazione è affidare l’incarico nel più breve tempo possibile. Al netto del disboscamento i lavori più impegnativi seguono due direttrici. La prima riguarda una sorta di livellamento della superficie, oggi in pendenza, per rendere lo spazio fruibile anche per coloro che soffrono difficoltà o disabilitàmotorie. La seconda direttrice, forse la più impegnativa, guarda alla chiusura delle porte e dei varchi che dal cortile portano all’interno dell’ex struttura carceraria. E, prodromica a questa azione anche nell’ottica di garantire la sicurezza dei futuri avventori del parco urbano, si apre la partita sulle perizie dei muri dell’immobile che si affacciano al cortile. Il progetto, con l’assessore Balbi, è seguito dal consigliere Stefano Dal Pra’ Caputo. Quest’ultimo spiega che «l’esecuzione delle perizie, nell’ottica di abbattere i tempi, entrerà nell’affidamento dello studio di fattibilità». Nei prossimi giorni sono in agenda altri incontri negli uffici comunali dopo il vertice della scorsa settimana. Riunioni che vedono un contributo anche degli studenti Iuav destinate a definire i parametri dell’incarico che sarà poi affidato.
Una contrada che prova a riprendere vita, si diceva. La genesi del progetto arrivò a suo tempo durante l’amministrazione di centrodestra, che lavorò per portare in città i corsi di Design dello Iuav e che avviò il cantiere per riqualificare il Palazzo ex Aci. Con l’ultima iniezione di liquidità da parte di Palazzo Trissino e il contributo di 300 mila euro della Fondazione studi universitari, l’investimento complessivo ammonta a 2 milioni e 215 mila euro. Si parla di rigenerazione dell’area organica anche alla storicità del luogo, fiume compreso. Così è stato ripreso in mano il progetto della pista ciclabile che corre sugli argini del Bacchiglione da Ponte Novo e giunge fino alla cosiddetta spiaggetta, sulla quale si affaccia l’abside della chiesa che fu del convento francescano sul quale si sviluppò la struttura carceraria. Ma la rigenerazione, per non diventare incompiuta, passa anche da qui e dal recupero sia del convento (proprietà comunale) sia del carcere (proprietà del Demanio). Ed è anche qui, probabilmente, che entreranno in gioco i fondi d’investimento immobiliare con cui il sindaco Giacomo Possamai sta dialogando.