Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
DirigentedellaCultura in27perunposto Musei, ternadinomi
In 27 in corsa per un posto. I candidati che aspirano a diventare il nuovo dirigente alle Attività culturali del Comune inizieranno a breve i colloqui definitivi. Il nome sarà noto probabilmente entro febbraio, ossia alla scadenza dell’attuale incarico ad interim che l’amministrazione ha affidato alla direttrice della Bertoliana Mattea Gazzola. Una discrezione pressoché impenetrabile interessa invece il futuro direttore dei musei civici. Da quanto si apprende l’istruttoria degli uffici comunali è conclusa e sul tavolo del sindaco Giacomo Possamai ci sarebbe una terna di nomi dalla quale pescherà il direttore. Questa partita va più in là della «semplice» direzione dei siti museali giacché il direttore entrerà di diritto del consiglio di amministrazione della Fondazione Roi diventando voce dell’amministrazione nell’ente. Il Cda della Roi scadrà tra pochi mesi, sarà rinnovato nella totalità dei componenti, e già terreno sul quale i vari attori della cultura cittadina misurano le proprie ambizioni, il direttore dei musei civici potrà essere l’ago della bilancia. Se non qualcosa di più.
Le dinamiche nella scelta di questi due dirigenti avvengono sullo sfondo della riorganizzazione della macchina comunale, al tavolo di confronto con la Rsu e i sindacati sul Regolamento sugli incarichi a elevata qualificazione, sulla ripartizione di questi ultimi nei vari assessorati. Su quest’ultimo aspetto la direzione generale del Comune ha già abbozzato una proposta. La quale è stata bocciata dalla Rsu e anche dal sindacato dei dirigenti pubblici, che ha fatto notare che è buona regola prima approvare il Regolamento e solo poi procedere alla ripartizione. Tant’è. L’amministrazione che doveva portare pace nella macchina comunale, a prestare orecchio a buona parte delle sigle sindacali, sembra stia agendo in senso contrario. E così alle contestazioni che non sono mancate negli ultimi sei mesi se ne aggiungono altre, forse minori, ma altrettanto spinose. Si va dalla poca pubblicizzazione dell’«Avviso di selezione pubblica per la formazione di una graduatoria per l’assunzione a tempo determinato, pieno o parziale, di insegnanti per le scuole di infanzia, area per funzionari ad elevata qualificazione», alla circostanza che per tutti i concorsi non c’è uniformità nella modalità di pubblicazione dei nomi dei partecipanti o idonei. Ossia, lamenta la Rsu citando una recente delibera dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e le sue interpretazioni, che «non si capisce perché alcune volte i nomi siano in chiaro mentre altre volte siano “mascherati” da un codice Id».