Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Aggredita dal compagno in strada, ma non vuole presentare la denuncia
Dopo i due casi di femminicidio che hanno sconvolto il Veneto e l’Italia intera, quelli di Giulia Cecchettin e di Vanessa Ballan, la sensibilità verso la violenza di genere sta cominciando ad essere più diffusa. Tanto che ora gli stessi cittadini hanno iniziato a segnalare i possibili casi di «codice rosso» di cui sono testimoni.
Nella notte di domenica, attorno alle 3,45, è stato proprio un passante che, dopo aver visto un uomo che aggrediva una donna lungo una via di Schio, ha deciso di chiamare il 112. Il cittadino che ha segnalato l’evento si era imbattuto nella coppia in modo del tutto accidentale. Si era accorto che lui la stava aggredendo e che poi, tutti e due, erano saliti nella stessa auto ed erano ripartiti. L’uomo aveva segnato modello e colore del veicolo, dei dati poi riferiti ai carabinieri durante la telefonata. Immediata è stata quindi l’attivazione delle ricerche da parte della centrale operativa dell’Arma. Così, tutte le pattuglie che in quel momento si trovavano in zona hanno cominciato a cercare l’auto in questione. Ma questa non è stata trovata. A consentire l’individuazione del veicolo, e quindi della coppia in questione, sono state le immagini registrate dai vari impianti di videosorveglianza della zona, che hanno ripreso l’auto e la rispettiva targa. In questo modo, un paio d’ore dopo, è stato possibile risalire al proprietario e alla sua residenza. I carabinieri della compagnia di Schio si sono quindi diretti a casa sua dove, ad aprire la porta, c’erano entrambi. La donna non mostrava degli evidenti segni di aggressione e sembrava trovarsi in buono stato. I militari le hanno comunque proposto di andare in ospedale per sottoporsi a degli accertamenti, ma lei ha rifiutato. Tuttavia la donna è stata sentita dai carabinieri, in modo da ricostruire la dinamica dei fatti di quella notte. Al termine dell’operazione, i militari hanno deciso di informare la procura di Vicenza per l’eventuale ipotesi di «codice rosso». Una segnalazione che si somma alle tante denunce per maltrattamenti che, quotidianamente, arrivano nel palazzo di giustizia da numerose donne che vivono nel Vicentino.