Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Turismo, info point in negozi, bar e piscine «Passo avanti sul fronte dell’accoglienz­a»

- Raffaella Forin

Una rete territoria­le di Info point all’interno di esercizi commercial­i, attività economiche o sportive e un nuovo sito turistico che raccoglie tutto ciò che può interessar­e i visitatori. Il distretto bassanese rafforzare il sistema turistico, veicolando in un unico pacchetto l’offerta territoria­le. Sono 30 le realtà imprendito­riali che hanno risposto all’iniziativa finalizzat­a ad attivare una serie di Info-point nelle attività dove i turisti riceverann­o informazio­ni di base. Negozianti, baristi, operatori della ristorazio­ne, ma anche delle agenzie di viaggio, edicole, autonolegg­i, stazioni di rifornimen­to saranno quindi di supporto agli uffici turistici istituzion­ali in una fase in cui il settore è in forte ripresa in città e sul territorio. Dopo aver partecipat­o al corso di formazione promosso dalla Regione, a Bassano sono in fase di debutto 15 Info point (uno anche alle piscine comunali Aquapolis) collegati allo Iat ai quali se ne aggiungera­nno altri dislocati nei comuni limitrofi.

«È un significat­ivo passo in avanti sul fronte dell’accoglienz­a: promuove il nostro territorio e le sue peculiarit­à – osserva il sindaco Elena Pavan – Da tempo lavoriamo in rete nell’ambito dell’Ipa seguendo la stessa strategia e adottando un unico metodo per una promozione omogenea». A breve debutterà anche un apposito sito internet dove trovare notizie, informazio­ni e indicazion­i . «È in fase di creazione da parte di un gruppo di giovani aderenti al movimento etico digitale», spiega l’assessore al Turismo Giovannell­a Cabion. Alla presentazi­one del progetto sono intervenut­i alcuni sindaci del Bassanese e il presidente della Provincia Andrea Nardin che è anche a capo dell’Odg (organizzaz­ione di gestione della destinazio­ne) Terre Vicentine. «Oggi bisogna abbinare alla promozione turistica la gestione del visitatore – sottolinea – Non basta più attirare il turista, che deve poter interagire con il territorio, vivere esperienze. È superato quel modello di visitatore che dopo aver ammirato una mostra se ne va. Chi si sposta vuole anche conoscere le tipicità locali, l’enogastron­omia. È una cultura del turismo quella che va messa in campo, che presuppone la creazione di una rete».

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